“Giovane, possibilmente donna, con forte leadership e che scelga una linea”. Questo l’identikit all’Adnkronos del prossimo leader del Pd nell’opinione di Renato Mannheimer, sondaggista, che senza sconti rilancia: “Per la verità più che l’identikit del segretario si dovrebbe tracciare quello del partito. Il Pd è un insieme confuso di diverse linee politiche e capi corrente che spesso pensano al loro potere personale. Deve scegliere una linea che non può essere contemporaneamente quella di guardare verso sinistra e il centro liberale”. “Questa confusione – prosegue – crea insoddisfazione in tutti gli elettori, che infatti si allontanano. Una quota, come abbiamo visto, è già andata a Calenda ed un’altra ai 5s. Se il Partito democratico non chiarisce bene il suo programma sociale – conclude Mannheimer – rischia di finire come il partito socialista francese, quindi di diventare irrilevante”.