I rialzi nei prezzi delle materie prime e l’impatto sui mercati finanziari registrati dallo scoppio della crisi, se continuano a questo ritmo, “potrebbero ridurre il pil globale di oltre 1 punto percentuale nel primo anno, con una profonda recessione in Russia, e spingere al rialzo l’inflazione globale sui prezzi al consumo di circa 2,5 punti percentuali. E’ quanto rileva l’Ocse nella valutazione sugli effetti della crisi ucraina, spiegando che queste stime si basano sul presupposto che gli shock delle materie prime e dei mercati finanziari osservati nelle prime due settimane del conflitto persistano per almeno un anno includendo una profonda recessione in Russia, con produzione in calo di oltre il 10% e inflazione in aumento di quasi 15 punti percentuali.