La svolta verso il Centro di Silvio Berlusconi, all’indomani della complicata (ri)elezione del presidente della Repubblica, la descrive in un suo editoriale il direttore del Giornale Augusto Minzolini. Lo fa con queste parole dalle colonne del quotidiano di via Negri: “Lo schema di Silvio Berlusconi è semplice, figlio di un’intuizione basata su una lettura senza pregiudizi dei dati della realtà. È una politica che descrive, a chi ha parlato con lui, con tre tratti rapidi di matita su un foglio bianco, quelli dei momenti topici: «Per me ora esiste il centro: liberale, garantista, cattolico, europeista; non c’è più il trattino che lo lega alla destra»; «Forza Italia è il centro, non quei cespugli senza leader che ambiscono ad occupare quello spazio»; «per svolgere il ruolo di forza centrale non c’è bisogno del proporzionale: alla vigilia delle elezioni il centro deciderà con chi allearsi». Queste sono le premesse. Bisognerà vedere se il Cavaliere andrà avanti e come: mentre è difficile se non impossibile che possa rapportarsi con la Meloni, con il Matteo Salvini del partito Repubblicano (una vecchia proposta del Cav) ci può essere una fase di studio e forse un percorso comune”.