“Non avendo un’indole decoubertiana, Berlusconi correrà per il Colle solo se riterrà di poter vincere, perché «non farò mai il candidato di bandiera». In questo concetto è racchiusa la strategia del Cavaliere, che fino al penultimo minuto lavorerà per verificare quanti consensi potrà racimolare, andando a cercare i voti tra quei «290 grandi elettori usciti dai gruppi parlamentari e che in tanti mi sono amici». Siccome la sua ambizione non conosce confini, ha chiamato a raccolta gli amici di una vita per un’ulteriore opera di proselitismo, incaricandoli di arrivare fin dove di persona non può andare: oltre la cortina che separa i due schieramenti, tra i nemici di un tempo”. Questo quanto scritto da Francesco Verderami sul Corriere della Sera a proposito della candidatura al Colle del presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi.