Da venerdì 15 ottobre anche per accedere alla Camera ed al Senato i parlamentari e i loro collaboratori, ma anche i membri del governo dovranno mostrare il green pass. Una delibera dei deputati questori trasmessa a tutti i deputati, infatti definisce l’esibizione del certificato come condizione “inderogabile” per poter accedere in tutte le sedi di Montecitorio.
In alternativa al green pass, sarà richiesto un tampone molecolare o un test antigenico. Al deputato che dovesse rifiutarsi di esibire il documento verrà applicata la sanzione dell’articolo del regolamento interno di Montecitorio per i “fatti di eccezionale gravità che si svolgano nella sede della Camera, ma fuori dell’aula”: la “censura con interdizione di partecipare ai lavori parlamentari per un periodo da 2 a 15 giorni di seduta”. Oltre a impedire la partecipazione ai lavori parlamentari per il deputato che non si adegua, la sanzione ha anche un costo economico: circa 250 euro al giorno, pari alla diaria che non viene percepita quando non si partecipa alle votazioni.