Testa a testa dopo le elezioni del dopo-Merkel in Germania. I primi dati indicano un leggero vantaggio della Spd sull’Unione Cdu-Csu, che ha comunque ottenuto il peggior risultato della sua storia. I socialdemocratici rivendicano la cancelleria per Scholz, mentre i conservatori considerato ancora possibile un governo con Fpd e Verdi. Nelle prossime ore i risultati ufficiali e l’attribuzione dei seggi.
“Vogliamo partecipare al governo. Siamo pronti per i colloqui”. Lo afferma il vice presidente federale dell’Fdp, Wolfgang Kubicki, alla tv Ard. “La nostra preferenza per la coalizione Giamaica (con Cdu-Csu e Verdi, ndr) è ovvia, ma il partito è aperto anche ad altri”, ha chiarito, aggiungendo comunque che “stasera festeggeremo” per il buon risultato alle elezioni odierne in Germania.
“Sono contento del risultato e che le cittadine e i cittadini hanno deciso che l’Spd prendano quota ovunque“. “Sarà una lunga serata, ma è comunque chiaro che i cittadini vogliano un cambiamento, e che il prossimo cancelliere si chiami Olaf Scholz”. Lo ha detto il candidato dei socialdemocratici Scholz a Berlino, commentando i primi risultati delle elezioni in Germania.
“È un testa a testa, l’esito non è ancora chiaro. Noi metteremo il massimo impegno per costruire un governo sotto la guida dell’Unione”. Lo ha detto il candidato cancelliere di della Cdu-Csu Armin Laschet commentando i primi risultati elettorali.
Stando alle proiezioni delle 18.48 della Ard, è testa a testa fra l’Spd al 24,9% e Cdu-Csu al 24,7%. I Verdi sono dati al 14,8%, i liberali all’11,2, l’Afd all’11,3, la Linke al 5. Secondo le proiezioni della Zdf delle 18.45, l’Spd è in vantaggio con il 25,8% e la Cdu-Csu segue al 24,2%.
Se gli exit poll delle elezioni in Germania venissero confermati, per l’Unione dei conservatori tedeschi della Cdu-Csu sarebbe il peggior risultato della storia a livello federale. Lo riporta la Bbc. Finora la Cdu/Csu non è mai scesa sotto il 30% a livello federale. Il risultato peggiore è il 31% ottenuto alle prime elezioni a cui ha partecipato nel Secondo Dopoguerra, nel 1949, seguito dal 32,9% registrato nel voto di quattro anni fa. Il segretario generale dell’Spd rivendica la cancelleria per Olaf Scholz dopo la pubblicazione dei primi exit poll delle elezioni in Germania.
“Abbiamo sempre saputo che sarebbe stato un testa a testa, con uno scarto molto ridotto”, ha affermato. “Ma abbiamo un chiaro mandato per l’Spd e vogliamo che Olaf Scholz sia cancelliere”, ha detto Lars Klingbeil che ha parlato di un enorme successo per l’Spd.
Delusione nella Cdu dopo i primi exit poll delle elezioni in Germania, che danno i socialdemocratici leggermente avanti ed i cristiano-democratici quasi nove punti in meno delle percentuali di 4 anni fa. “Le perdite sono amare”, ha ammesso il segretario generale della Cdu Paul Ziemiak. “Dobbiamo vedere se c’è un modo per costituire una futura coalizione per il nostro Paese”. Per Ziemiak una soluzione è la cosiddetta coalizione Giamaica: “L’Unione, l’Fdp ed i Verdi possono formare una buona coalizione”, ha affermato.
“Siamo molto contenti del risultato, anche se avremmo voluto anche di più“. Lo ha detto la verde Katrin Goering-Eckhardt commentando il risultato dei Verdi. “Faremo parte del tavolo delle trattative, come io spero, e faremo in modo che protezione del clima e giustizia vengano gestite con una vera svolta”, ha aggiunto la leader del gruppo parlamentare.
“Siamo incredibilmente felici stasera“: lo ha detto il segretario generale dei liberali tedeschi Volker Wissing. “Abbiamo vinto due volte di seguito alle federali con risultati a due cifre”, ha aggiunto Wolfgang Kubicki, vice del partito. L’Fdp si compiace anche del fatto che, stando ai dati, una coalizione rosso-rosso-verde “non potrà funzionare”.
Stando alle proiezioni delle 18.48 della Ard, è testa a testa fra l’Spd al 24,9% e Cdu-Csu al 24,7%. I Verdi sono dati al 14,8%, i liberali all’11,2, l’Afd all’11,3, la Linke al 5.
Gli exit poll pubblicati dall’altro canale tv pubblico, ZDF, vedono in vantaggio è l’Spd di Olaf Scholz al 26%, seguito dall’Unione di Armin Laschet al 24%. I verdi, stando agli stessi exit poll, hanno il 14,5%, i liberali il 12%, l’Afd il 10% e la Linke il 5%.
A Berlino, dove oggi si è votato per il parlamento del Land, stando agli exit poll delle 18 di Ard i Verdi sono in vantaggio con il 23,5%, i socialdemocratici hanno avuto il 21,5%, la Cdu-Csu il 15%. La Linke il 14%, l’Fdp il 7,5% e l’ultradestra di Afd il 7%.
Nel Land tedesco del Meclemburgo-Pomerania Anteriore, per gli exit poll di Ard, i socialdemocratici hanno vinto con il 37%. Seconda l’ultradestra di Afd con il 18,5%. La Cdu ha ottenuto il 14%. La Linke è data al 10%, i Verdi al 7 e il liberali al 6,5%.
Secondo i primi dati sarebbe in lieve calo l’affluenza alle urne in Germania, dove si sta votando per le federali che apriranno il post Merkel: alle 14 l’Ufficio elettorale ha registrato in 36,5% di elettori. Meno di quattro anni fa, quando l’affluenza a quell’ora fu del 41,1%. Quest’anno però le elezioni tedesche avranno una fortissima quota di voto per corrispondenza: il 40% ha votato per posta, stando alle aspettative degli esperti, mentre nel 2017 lo fece soltanto il 28,6%.
La Germania al voto per le elezioni legislative che segneranno il dopo Merkel: dalle urne uscirà il nome del successore della cancelliera Angela Merkel, rimasta al potere per 16 anni, una sfida all’ultimo voto fra il socialdemocratico Olaf Scholz e Armin Laschet della Cdu-Csu. Le operazioni di voto sono cominciate questa mattina alle 8 ora italiana e termineranno alle 18.
Il nuovo Bundestag tedesco si insedierà presumibilmente il 26 ottobre. Lo ha stabilito all’unanimità l’Aeltestenrat, il Consiglio degli anziani della Camera dei deputati, costituito dai direttivi e i gruppi parlamentari di tutti i partiti. Si tratta dell’ultimo giorno possibile, stando alla costituzione, che prevede trenta giorni di tempo per la prima seduta dei deputati che risulteranno eletti dal voto di oggi in Germania. I gruppi parlamentari inizieranno a costituirsi già la prossima settimana e il loro primo compito sarà quello di eleggere i capigruppo. Il Bundestag uscente conta 709 parlamentari, il prossimo potrebbe oscillare da un’assemblea di 672 a 912 membri, a causa del meccanismo di compensazione previsto dal complesso sistema elettorale tedesco basato su due voti, uno per il partito l’altro per i mandati diretti.
“Ogni voto conta, il vostro voto conta. Per questo vi chiedo: andate a votare”, ha detto il presidente della Repubblica Frank-Walter Steinmeier, in un intervento sulla Bild am Sonntag, nel giorno delle elezioni federali. Il presidente si è recato al suo seggio a Berlino, dove sta votando. “Chi vota partecipa, chi non vota lascia decidere agli altri”, ha aggiunto il capo dello Stato sul tabloid.
L’ufficio federale elettorale chiarisce che il voto di Armin Laschet, il candidato cancelliere della Cdu-Csu che ha piegato male la sceda nell’urna, è valido. La posizione dell’ente è stata pubblicata su Twitter. “Un politico noto a livello federale ha votato secondo le attese per il suo partito. Un’influenza sulle elezioni non può esser rilevata”, scrive. Laschet, che stamani ha votato ad Aquisgrana, aveva piegato male la scheda elettorale, lasciando visibili le due croci per la Cdu, immortalate dai fotoreporter. Lo scatto ha sollevato un caso, rimbalzato su diversi media tedeschi on line. Fonte: Ansa