Salta l’ipotesi della nomina ad Ad di Anas di Ugo De Carolis. Sull’ex manager del gruppo Atlantia e quindi uomo di fiducia della famiglia Benetton, si è infatti scatenata una bufera di dichiarazioni politiche che alla fine della giornata lo hanno spinto a “ritirare la disponibilità ad assumere l’incarico, anche in considerazione della rilevanza strategica di Anas”. Non solo il capogruppo M5S al Senato Licheri aveva raccolto in una lettera, le firme di tutti i capigruppo a Palazzo Madama, ad eccezione di di Italia Viva.
Nella lettera, che sarebbe stata poi sottoposta all’attenzione del presidente Draghi, veniva espressa la totale contrarietà rispetto a quella ipotesi di nomina. “Stamattina – ha detto in Aula l’ex ministro Danilo Toninelli – in un consiglio di amministrazione di ferrovie dello Stato Ugo De Carolis grazie a tutte le forze parlamentari intervenute in dissenso da una nomina completamente sbagliata di una persona vicino alla famiglia Benetton che ha portato alla tragedia del ponte Morandi ha ritirato la propria candidatura”.
L’Anas, che si prepara ad avere un ruolo centrale nella gestione dei fondi del Pnrr, è da più di tre mesi in regime di prorogatio, dopo che i vertici (l’a.d. Massimo Simonini e il presidente Claudio Andrea Gemme) sono scaduti con l’approvazione del bilancio a fine aprile. Dopo mesi di attesa, e ora che alle Fs si è insediato il nuovo a.d. Luigi Ferraris, è arrivato il momento delle scelte. Il cda di Fs si sarebbe riunito in mattinata per deliberare, ma la decisione che sarebbe stata in fase di finalizzazione ha dovuto registrare uno stop.