“Far le elezioni a settembre vuol dire fare le liste a ferragosto. Dai, non scherziamo. Si vota il 10 ottobre”. Così Matteo Salvini, leader della Lega, commenta la proposta di alcuni sindaci, sostenuta dal Pd, di anticipare a settembre la finestra elettorale. Con Mario Draghi “c’è una sostanziale sintonia su tutto”. Lo dice il segretario della Lega Matteo Salvini al termine del colloquio con il presidente del Consiglio Mario Draghi. “Chiunque si metterà di traverso sulle riforme, che sia Conte, che sia Grillo o che sia qualche corrente del Pd, avrà nella Lega un avversario perché la situazione economica è positiva, la situazione sportiva è positiva, e la smettano gli allarmisti di professione. La Lega c’è”. “Bisogna correre e accelerare sulle riforme, c’è quella della giustizia da portare in Parlamento e approvare entro l’estate, e i referendum su cui stiamo raccogliendo le firme per coprire temi che la riforma Cartabia non affronta. Poi riforma fiscale, Pa e avvio dei cantieri fermi”, sottolinea il segretario della Lega. “Ho sottoposto al presidente ciò che è stato avanzato dalle regioni: cambiare i criteri di colori ed eventuali chiusure, quindi passare dal numero dei contagi a quello dei ricoveri e delle terapie intensive, che fortunatamente è sotto controllo. “Ci potranno essere più contagi? Sì, ma questo non vuol dire che ci saranno più ricoverati e morti”, afferma.
Salvini: ‘No a obbligo vaccini, sì a Green pass stadi’ – “Nessun modello francese, non devi tirare fuori la siringa o un tampone per andarti a bere un cappuccino o mangiare una pizza. Se ci sono eventi particolarmente affollati, lo stadio, ci possono essere una richiesta di controlli sacrosanta. Il modello francese non è un modello. E il vaccino deve essere una scelta consapevole, non un obbligo”. Lo dice il leader della Lega Matteo Salvini dopo il suo incontro con Draghi, parlando del green pass. Non serve obbligo di vaccini a scuola? “Tutti i fragili hanno tutta la convenienza di mettersi in sicurezza con il vaccino. Il vaccino deve essere una scelta non può essere un obbligo”.
Allarmisti la smettano, l’estate è positiva – La situazione economica è positiva. E’ un’estate con crescita a doppia cifra, i dati economici e del turismo sono positivi. Spero che gli allarmisti di professione la smettano di preannunciare sciagure”. Lo dice il leader della Lega Matteo Salvini all’uscita da Palazzo Chigi. “Ho chiesto la riapertura di locali da ballo e discoteche, sono disponibili a riaprire già da questo fine settimana rispettando i protocolli del caso”.
Ho parlato con Draghi ritorno a scuola per tutti – “Incontro molto utile, totale condivisione su come andare avanti nei prossimi mesi: bisogna accelerare sulle riforme, la riforma della giustizia è da approvare entro l’estate”. Lo dice il leader della Lega Matteo Salvini dopo l’incontro con il premier Mario Draghi. “Un tema di cui abbiamo parlato lungamente è la riapertura delle scuole per tutti, in sicurezza, con tutti gli insegnanti in classe e con tutti bambini e gli studenti in classe senza preclusioni e senza esclusioni”. Il Green pass sul modello francese? “Ne abbiamo parlato ma non metto in bocca opinioni al presidente. Diciamo che le scelte estreme non piacciono né a me né a Draghi. Noi non siamo per gli estremismi. Il modello francese non è un modello, è fuori discussione. Ovviamente bisogna continuare con il rispetto delle regole per situazioni di grande assembramento”.
Letta non affossi il Ddl Zan, se media ok in estate – “Se Letta si ostina a non ascoltare niente e nessuno affossa la legge. La Lega ha raccolto le indicazioni di associazioni, del Santo Padre, di gay, lesbiche, insegnanti… votiamo tutti insieme, sarebbe un bel segnale. Togliamo dal testo quello che divide: bambini, gender nelle scuole, censura, bavaglio, negazione della libertà di pensiero e parola, e la legge viene approvata al Senato e alla Camera entro l’estate”. Lo dice Matteo Salvini rispondendo a una domanda sul ddl Zan davanti a palazzo Chigi, dopo l’incontro con il premier Mario Draghi. “Se Letta insiste con l’ideologia non fa il bene di gay, lesbiche e trans che dice di voler difendere: lo abbiamo visto oggi in Aula sul voto su una sospensiva, 136 a 135, immaginatevi cosa succede al primo emendamento che verrà votato. Noi continuiamo a ripetere: c’è una mediazione che mette d’accordo il 99 per cento del Parlamento, approviamo questa legge e passiamo ad altro”, conclude. Ansa