Malgioglio non si ferma mai: “Ma ora voglio rivedere il mio fidanzato”

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Cristiano Malgioglio

È sempre impetuoso Cristiano Malgioglio. ”Non riesco mai a stare fermo”, racconta durante la nostra intervista, che viene interrotta spesso dai fan che gli chiedono un selfie o semplicemente una stretta di mano. Dopo la trionfante partecipazione al Grande Fratello Vip, l’esperienza come presentatore all’European Song Contest, si è rituffato subito nel lavoro e il risultato è una nuova canzone, accompagnata da un video che promette di diventare un tormentone estivo. Ma guai ad usare questo termine con lui, perché dice: “Quello che ho voluto fare è una canzone che rimanga nel tempo”.

Come ha avuto l’idea di questo brano “Tutti me Miran” ?

“In realtà avevo in mente altro. Una canzone insieme ad uno dei gruppi più famosi dell’America Latina. È stato Lorenzo Surace, presidente di RTL, che mi ha fermato. ‘Quest’anno non voglio che tu faccia nessun reggaeton – mi ha detto – Non voglio che la gente pensi che tu faccia la classica canzone per l’estate, che dopo due mesi sparisce dalla circolazione. Devi fare un brano che duri nel tempo’”.

È stato difficile?

“In realtà l’avevo già in mente. Quando gli ho ho parlato di questo pezzo, Tutti me Miran (Tutti mi guardano), gli è piaciuto subito. È una canzone portata al successo anche da Gloria Trevi che ha superato le 100 milioni di visualizzazioni. Ho capito subito che era un brano adatto ha me. Ho rifatto il testo in italiano ed è venuta fuori una cosa molto bella, soprattutto per il contenuto”.

Un contenuto a cui lei tiene molto…

“Sì contro l’omofobia. Anche nel video riprendo l’argomento. Ho voluto che ci fossero tre ballerini gay anche se il protagonista Michael Terlizzi è etero. Sono molto contento del risultato, nella canzone c’è sia il ritmo ma anche un messaggio importante, soprattutto in questo periodo cui dobbiamo combattere ogni forma di discriminazione. Ho ricevuto tanti complimenti anche da parte di personaggi del calibro di Almodovar e Ferzan Özpetek che mi ha inviato un messaggio bellissimo. Questo mi ha incoraggiato a realizzare qualcosa di diverso, che gli altri non hanno il coraggio di fare. Mi piace cambiare e distinguermi, anche se ho la fortuna di non avere colleghi in questo lavoro”.

Oltre ai complimenti di questi illustri registi, li ha ricevuti anche da un leader politico…

“Mi hanno detto che Matteo Salvini durante un’intervista radiofonica ha parlato della mia canzone, dicendo che gli piaceva molto. Credo che abbia apprezzato anche il video e spero che questo possa essere anche un passo avanti per accordarsi sul ddl Zan. Io non mi occupo di politica, però se ci sono delle cose su cui si può intervenire per combattere ogni forma di discriminazione penso sia una cosa buona da fare”.

Cambiando argomento lei si è vaccinato?

“Ho fatto la prima dose di AstraZeneca e tra pochi giorni devo fare la seconda. Non nego di essere un po’ in crisi. Ho contattato tutti i virologi che conosco per tranquillizzarmi e tra tutti il professor Francesco Vaia, mi ha molto rassicurato. Mi piace molto perché è sempre ottimista e questo è di grande aiuto per noi insicuri. In ogni caso bisogna dare fiducia alla scienza, perché dobbiamo uscire da questo incubo del Covid. Ho una relazione di lunga data ed è un anno e mezzo che non posso andare ad Istambul per incontrare il mio compagno. Questa cosa mi manda in confusione. Allo stesso modo non sono potuto partire per Cuba per girare il video all’Avana, come volevo fare. Per fortuna abbiamo trovato una location meravigliosa anche qui in Italia. Però ad esempio non sono partito per Fatima come faccio ogni anno o in Spagna a trovare i miei amici. Tutto questo mi crea molta ansia. Per questo dico che è importante vaccinarsi, anche se si è timorosi come me”.

Come ha vissuto il periodo del lockdown?

“Molto male anche se una cosa positiva c’è stata, ho cominciato a scrivere un libro di lettere d’amore, che dovrebbe uscire ad ottobre”.

Lettere d’amore che le hanno scritto o che ha scritto lei?

“Io per tante persone. Sono lettere anche abbastanza scandalose, perché parlo sia d’amore che di sesso senza inibizioni. Dentro c’è l’amore vero, ma anche quello occasionale. Credo che faranno molto discutere. C’è sofferenza e gioia, ma anche dolore e rammarico. Sono lettere piene di sentimento”.

Si è mai chiesto perché è così amato dalla gente?

“Secondo me ci sono tanti motivi. Appartengo a quella categoria di personaggi che non sono volgari. Credo di non essere nessuno, ma anche che nessuno è come me. Ho la capacità di rinnovarmi e il mio pubblico è trasversale, mi amano i bambini ma anche le persone grandi. Allo stesso modo io amo moltissimo il mio pubblico, non riesco a non fermami con i miei fan per salutarli o farmi con loro un selfie. Ho sofferto molto nel periodo in cui i contatti erano proibiti”.

Se si guarda indietro, come vede quel ragazzino partito da lontano?

“Per fare questo lavoro la mia vita è stata piena di sacrifici. Sono partito con per l’Australia che avevo un anno e ci sono rimasto fino ai dieci. Siamo tornati poi in Sicilia, poi a Genova per il lavoro di papà. Dovevamo andare anche in Madagascar, ma è partito solo mio padre. Il Cristiano di eri era quello che si metteva davanti allo specchio e ballava indossando gli abiti e i tacchi della mamma, per fortuna non erano troppo alti. Andando avanti ho cominciato ad imitare Carmen Miranda che avevo visto su una foto di un vecchio 33 giri, che conservo ancora gelosamente. Mi piaceva ballare al ritmo di quel Tico Tico che ho poi anche inciso. A volte penso ridendo che sia stata Carmen Miranda a farmi diventare gay. Ho avuto anche bellissime occasioni. Ne parlavo proprio l’altro giorno con un mio amico che mi ha detto di aver visto di recente il film Querelle de Brest di Fassbinder. Proprio lui mi cercò all’epoca, dopo avermi visto in alcune foto su un giornale diretto da Alessandro Mayer. Credo lo avesse letto a casa di Franco Nero. Voleva offrirmi una parte nel il film, ma la cosa non è poi andata in porto. Non perché non gli piacessi, anzi, ma quando ne parlai a mia madre raccontandogli le scene che dovevo fare, è letteralmente impazzita. Non so se ho fatto bene a rifiutare, avrei voluto tanto farlo soprattutto con un regista così importante che si era accorto di me. Tutto questo per dire che la mia faccia non era solo un cartone animato, ma aveva anche un’anima”.

Ha qualche rimpianto?

“No. In realtà mi piacerebbe lavorare con Pedro Almodovar o con Ferzan Özpetek, sarebbe un sogno che non so se si avvererà. Ho perso un’occasione quello sì, perché quando Barbra Streisand ha girato È nata una stella. In ogni parte del mondo dove il film usciva, faceva riscrivere la canzone in lingua. L’editore dell’epoca aveva pensato a me, ma in quei giorni stavo lavorando a casa di Umberto Balsamo sulla canzone l’Angelo Azzurro. Non esistevano i telefonini così non riuscirono a rintracciarmi. Ricordo ancora le parole dell’editore quando dopo giorni mi feci vivo: ‘Ma dove sei stato? Hai perso la grande occasione di andare a New York da Barbra Streisand per lavorare sulla versione in italiano della sua canzone. Purtroppo l’ho dovuta affidare ad un altro’. Devo dire che quell’altro l’ha fatta bene, ma io ci avrei messo molta più passionalità”.

Tra tutte le star che ha conosciuto c’è qualcuna che le è rimasta particolarmente nel cuore?

“Tutte. Da Mina ad Ornella Vanoni. Poi Patty Pravo, Iva Zanicchi, Raffaella Carrà che amo tantissimo e che è stata la prima a cantare in Italia “Forte Forte Forte” la mia canzone d’amore. Poi Stefania Rotolo, Claudia Mori, Sylvie Vartan. L’elenco sarebbe lunghissimo. C’è una cosa di cui mi dispiaccio, avrei potuto fare un bellissimo lavoro insieme a Charles Aznavour. Mi aveva chiesto di riscrivergli alcune delle sue canzoni in italiano, ma voleva che fossero aderenti ai tuoi testi in tutto e per tutto. Non l’ho fatto perché ho sempre scritto le cose che mi dettava il cuore. Avrei potuto, ma spesso le cose vanno come devono andare”.

Ha detto che non sta mai fermo, cosa farà prossimamente?

Sto lavorando a delle canzoni per lo show di Iva Zanicchi che verrà trasmesso in due puntate su Canale 5. Per il resto non me lo chiedo mai. Anche rifiutando molte cose, prendo quello che mi arriva dal cielo. Se Dio vuole che io faccia una cosa, sono felice”.

Le hanno mai offerto di partecipare all’Isola dei Famosi?

“Non la farei neanche per un assegno in bianco. Però voglio specificare che devo tanto ai reality che ho fatto. Come il Grande Fratello Vip con Alfonso Signorini. È stato per me un miracolo e mi ha permesso di farmi conoscere da un’intera generazione di persone”.

Che farà questa estate?

“Girerò come una pazza, farò alcune serate e altre le rifiuterò, perché un po’ voglio anche riposarmi e non pensare a niente”.

Quanto le manca il suo compagno?

“Da uno a dieci?”

Sì…

“Un milione”

Quando vi rivedrete?

“Purtroppo anche questa è una domanda da un milione”. IlGiornale