Ed alla fine la risposta di Beppe Grillo alle ultime dichiarazioni di Giuseppe Conte è arrivata: fra i due personaggi di spicco del Movimento 5Stelle è guerra aperta. Lo strappo era imminente, si attendeva solo la replica del padre putativo dei grillini alle bordate dell’ex presidente del Consiglio, che nel suo intervento di ieri aveva invitato il comico genovese a comportarsi da genitore generoso ed a lasciar crescere la sua creatura in autonomia. Parole che non sono affatto piaciute a Grillo, il cui video-risposta era ormai attesissimo.
Il consiglio di mantenere la calma e di sbollire la rabbia da parte di alcuni uomini del suo entourage è servito a poco, dato che già oggi il garante del Movimento ha deciso di fare la propria mossa ed apparire sul proprio Blog. Dopo aver rimesso a posto Giuseppi (“Non ha né visione politica, né capacità manageriali“), Beppe Grillo ha lanciato la sua proposta: “Indìco la consultazione in rete degli iscritti al MoVimento 5 Stelle per l’elezione del Comitato Direttivo, che si terrà sulla Piattaforma Rousseau“. E nel Movimento si è scatenato il caos.
“Non possiamo lasciare che un Movimento nato per diffondere la democrazia diretta e partecipata si trasformi in un partito unipersonale governato da uno statuto seicentesco“, scrive Beppe Grillo sul suo Blog, più che mai deciso a chiudere il capitolo Conte. L’idea del comico genovese di fare ritorno alla piattaforma Rousseau ha però spiazzato tutti. C’è addirittura chi teme per la tenuta dello stesso governo, che potrebbe vacillare in caso di improvvise scissioni.
In questi ultimi mesi in tanti, infatti, si sono avvicinati a Giuseppe Conte ed alcuni sarebbero anche pronti a seguirlo, se solo lui decidesse di fondare un proprio partito. A quel punto, però, che cosa resterà del Movimento, già fiaccato da molte defezioni? Giuseppi avrebbe escluso la possibilità di creare un nuovo gruppo politico (“Chi mi conosce sa che non ho doppie agende“), ma mai dire mai.
Dopo lunghe ore di silenzio, le chat grilline questa sera stanno andando a fuoco. In preda alla confusione, i pentastellati si scambiano il link del post di Beppe Grillo, indecisi sul da farsi. Stando a quanto riferito da LaPresse, c’è già chi parla di autentica catastrofe. In tanti volevano Giuseppi come leader e di certo non si apettavano la rottura con il garante. “Questa è la morte del Movimento, Grillo ci sta distruggendo”, annuncia mestamente qualcuno.
Poca la voglia di tornare su Rousseau. “Ma anche no“, sarebbe il pensiero di alcuni, “io così non ci sto, mi disiscrivo“. Qualcuno, inoltre, pensa che la decisione del garante di tornare al voto sulla piattaforma abbia in qualche modo fatto “vincere” Casaleggio.
“Non so se trovo più folle le valutazioni su Conte, che ha guidato due governi tra crisi economica e pandemica, o il fatto di rimetterci nella gabbia Rousseau“, è stato il commento a caldo all’AdnKronos di Roberta Lombardi, membro del Comitato di garanzia M5s. Lombardi ha poi preso categoricamente le distanze dal post di Grillo.
“Sei mesi fa ho detto: votiamo il Comitato direttivo, che deciderà come inserire Giuseppe Conte. Pensavo fosse la cosa più giusta da fare. Adesso, prendetemi per utopista, ma mi auguro che si possa comunque salvare il Movimento e il suo rapporto con Giuseppe Conte. Forse se questa elezione l’avessimo fatta allora sarebbe stato meglio“, ha invece affermato l’europarlamentare Dino Giarrusso, che ha poi invitato tutti a mantenere la lucidità ed a restare uniti perché “i nostri avversari storici non vedono l’ora che noi ci distruggiamo da soli“.
“Mi sento trattata come un pacco. Non è la prima volta che accade“, si è sfogata la senatrice Alessandra Maiorino. “Che Conte fosse la persona giusta lo pensavano milioni di italiani e lo stesso Beppe fino a poco tempo fa. Questo suo repentino cambio di idea e di umore lascia attoniti non solo noi ma quella parte di Paese che ha creduto e crede ancora in Conte. In questo modo Grillo si assume una responsabilità enorme“.
Nella discussione c’è anche chi si chiera a favore del garante. “Ha fatto un errore a marzo, quando ha deciso di dare in mano tutto a una sola persona, ora è rinsavito“, ha infatti dichiarato l’ex pentastellato Alessio Villarosa. “Beppe non conosceva Conte, si saranno sentiti 10 volte in tre anni. Ora sarà interessante capire quanti andranno con Grillo e quanti con Conte“, ha aggiunto. IlGiornale