Già in altri Paesi stanno togliendo l’obbligo di mascherina, “spero che nell’arco non dico poche ore, ma magari di pochi giorni l’Italia possa tornare alla libertà di respiro“. Lo ha detto Matteo Salvini uscendo da Palazzo Chigi dopo un incontro con il premier Mario Draghi. “L’incontro con Draghi è stato utile, positivo e costruttivo. C’è sintonia su tutto”, ha osservato.
Durante il faccia a faccia – fa sapere Palazzo Chigi – sono stati passati in rassegna gli sviluppi positivi della situazione economica e le prospettive di ripresa e crescita del Paese.
Salvini aveva detto in mattinata che avrebbe chiesto al premier di valutare lo stop alla mascherina all’aperto: “Ne parlerò con Draghi – sottolinea a Radio Anch’io – sarà una nostra proposta sicuramente. Se tutta Europa sta andando in questa direzione, anche in realtà messe meno bene di noi, dobbiamo considerare anche noi questa opportunità“. “Entro fine luglio – ha detto Salvini sempre a Radio Anch’io in un altro passaggio – contiamo che Figliuolo abbia assolto al suo compito in maniera egregia grazie alla collaborazione di tutte le Regioni, nessuna esclusa e il Cts, se la situazione è sotto controllo, può rimanere in standby. Ma non è necessario che per tutto il resto della nostra esistenza ci sia il Comitato tecnico scientifico. Ripeto, guardiamo alla realtà che ci dice che i sacrifici degli italiani sono stati premiati anche se occorre ancora avere prudenza e buon senso“.
“Togliere la mascherina all’aperto a partire da questa estate è l’obiettivo del governo, ed è vicino. È da mesi che aspettiamo questo momento e adesso che i numeri ci dicono che stiamo superando la crisi sanitaria bisogna accelerare”, scrive su Facebook il ministro degli esteri Luigi Di Maio.
“Tempo fa ho detto che la mascherina all’aperto avremo potuto metterla nel taschino quando saremo arrivati a metà della popolazione vaccinata, ora ci siamo. Dai primi di luglio sarebbe opportuno far cadere l’obbligo“. Così il sottosegretario alla Salute a ‘L’Italia s’è desta’ su Radio Cusano Campus. E sul mix di vaccini. “Le evidenze scientifiche, benchè iniziali – dice Sileri – dimostrano una risposta immunitaria superiore”.
E’ in dirittura d’arrivo, invece, il green pass in Italia: in queste ore potrebbe essere firmato un Dpcm che lo introduce e ne fissa le regole nel nostro Paese, in vista di quello europeo che entrerà in vigore dal primo luglio. E se alcune Regioni hanno proposto anche l’inserimento di un’autocertificazione per la partecipazione a eventi, cerimonie, feste, il ministro per le Autonomie, Mariastella Gelmini chiarisce in vista della Conferenza con i governatori: “servirà comunque il documento di un vaccino o un tampone effettuato, perché l’autocertificazione fatta in casa non può andar bene”.
All’orizzonte della discussione politica, però, la questione più complicata resta il prolungamento della speciale procedura per far fronte alla pandemia. Il tema divide le forze politiche anche all’interno dell’Esecutivo, con la Lega che spinge per non rinnovare il provvedimento.
Da Palazzo Chigi sarebbero arrivati segnali che propendono per la proroga, in quanto allo Stato di Emergenza sono legati la tenuta di tutta la struttura di missione del Commissario per l’Emergenza, Francesco Figliuolo, il Comitato Tecnico Scientifico, ma anche provvedimenti che riguardano lo smart working, la dad e alcune disposizioni lavorative nel caso di classi scolastiche in quarantena. Considerata la mutata situazione epidemiologica, la proroga non avrebbe comunque lo stesso significato di quelle precedenti: si tratterebbe soprattutto di una modalità per continuare a velocizzare alcune procedure. Anche se tecnicamente il rinnovo è possibile fino al 31 gennaio 2022, una delle ipotesi sarebbe quella di far terminare il provvedimento il 31 dicembre: una data che avrebbe anche il valore simbolico di lasciare la pandemia alle spalle con la fine dell’anno.
Il trend sul calo dei contagi continua la sua discesa: sono 1.400 i nuovi positivi al Covid e 52 le vittime in un giorno mentre il tasso di positività è stabile allo 0,7%. Si ritorna ai numeri dello scorso ottobre anche per le cifre sugli ingressi giornalieri in terapia intensiva, solo nove in 24 ore e sono 101.855 le persone attualmente positive al virus in Italia. Ansa