“Id, Ecr e Ppe con Orban: è il momento di mettere insieme il meglio dei tre gruppi per essere determinanti nel Parlamento europeo”: è la proposta del leader della Lega Salvini che incalza gli alleati: “Spero che nessuno abbia gelosie o chiusure, in gioco c’è l’Europa”. Apertura dal segretario dell’Udc Cesa e da FdI, ma Forza Italia, per voce di Tajani, frena: “In Italia il centrodestra è unito, ma ciò non può essere trasportato in Ue: per il Ppe è impossibile fare un accordo con Id. Non possiamo rinunciare alla nostra identità”.
“L’Europa non è l’Unione europea, non è l’euro. E’ milioni di cittadini europei”. Lo dice il segretario della Lega Matteo Salvini, oggi a Cascais, in Portogallo, per partecipare alla videoconferenza di Id ‘A project for another Europe’. “I media – aggiunge – tratteranno come un incontro di estremisti ma noi qui stiamo seminando: possiamo essere il primo partito” con “almeno 130 parlamentari” e “penso che sia importante”.
“In Italia il centrodestra è unito ma tutto ciò non può essere trasportato in Ue: per il Ppe è impossibile fare un accordo con Id. Non possiamo rinunciare alla nostra identità”. Così all’ANSA il vicepresidente del Ppe, Antonio Tajani. “Salvini fa parte del governo Draghi e ha fatto una scelta europeista, altri no: Afd e Le Pen che sono alternativi culturalmente a noi, sono antieuropeisti. L’ accordo vincente contro la sinistra è quello che portò alla mia elezione a presidente del Pe tra Ppe, Conservatori e Liberali”.
“Da presidente dei Conservatori europei Giorgia Meloni è impegnata ogni giorno per allargare la famiglia di Ecr a chi condivide i nostri valori. A cominciare da chi tra i popolari è stufo della subalternità del Ppe alle sinistre e da chi, alla destra di Ecr, vuole superare un certo velleitarismo anti-europeo per costruire destre di governo alleabili con il centro, in una prospettiva bipolare come quella che abbiamo in Italia. È un processo articolato che non si fa con le formule matematiche ma con tanto dialogo e tanta politica”. Così, interpellato telefonicamente, Carlo Fidanza capodelegazione FdI- Ecr.
“Guardiamo con interesse la proposta di Matteo Salvini di unificare i gruppi parlamentari facenti riferimento all’area conservatrice e popolare in Europa. La pandemia ha reso tutti consapevoli del ruolo strategico che l’Unione Europea svolge sul destino dei suoi cittadini. E per affrontare e rendere più efficaci le risposte che si attendono gli europei è necessaria una maggiore sinergia nel campo del centro destra europea. Un passo importante per costruire una sintesi da riproporre in chiave domestica magari in una ottica federativa”: così il segretario nazionale Udc Lorenzo Cesa. Ansa