Gli scrutini che si apprestano a iniziare da domani potranno svolgersi sia in presenza che a distanza, “anche dove questa modalità non sia stata prevista negli atti regolamentari interni”. Lo precisa una circolare del ministero dell’Istruzione a firma del capo dipartimento, Stefano Versari. E tuttavia nel documento il capo dipartimento scrive che “ove possibile in relazione al contesto”, è auspicabile “tornare a svolgere le riunioni collegiali in presenza” e la ragione sta nel fatto -come hanno fatto notare alcuni docenti sui social- che la presenza “è occasione per tornare a relazionarsi con i colleghi.
Per svolgere con reciprocità e maggiore consapevolezza dell’importanza sostanziale dell’atto – nell’interesse del percorso scolastico dei discenti – le delicate operazioni della valutazione finale. A dire che, così come i discenti, pure i docenti hanno necessità di recuperare relazionalità per svolgere al meglio il proprio compito educativo di istruzione”. “In presenza o a distanza – come concretamente possibile – l’auspicio – scrive ancora il capo dipartimento – è che le prossime operazioni di scrutinio siano occasione per riflettere, insieme, sul significato della valutazione. Ovvero, nei prossimi incontri collegiali andranno valutati – come sempre – gli apprendimenti di ciascuno, considerando le condizioni personali e di contesto, l’insegnamento prestato e tenendo a mente quella che potremmo chiamare la dimensione “dell’iceberg”: ciò che si può vedere e magari misurare, è infinitamente meno rilevante di ciò che è nascosto sotto la superficie”.
Le prossime operazioni di scrutinio costituiranno pure occasione di condivisione delle attività previste nell’ambito del “Piano scuola estate 2021. Un ponte per il nuovo inizio”, soprattutto quelle progettate per il consolidamento degli apprendimenti in vista della ripresa del prossimo anno scolastico a settembre. Ansa