Crollo dei casi di Covid nel Regno Unito, dove l’Ons, equivalente britannico dell’Istat, indica nella settimana del 24 aprile un calo dei contagi ad una media di uno ogni mille abitanti circa: ai livelli minimi del luglio 2020 e 20 volte meno rispetto al picco di gennaio, momento di massima espansione dell’aggressiva ‘variante inglese’. Merito degli oltre 3 mesi di lockdown imposti dal governo di Boris Johnson e della campagna sprint di vaccini.
Anche se le riaperture recenti fanno risalire di un decimale l’indice Rt a un livello medio compreso ora fra 0,8 e 1,1 (oltre la soglia critica) in alcune aree più esposte.
Il ministro della Salute brasiliano, Marcelo Queiroga, oggi ha rivolto un appello affinché i Paesi con dosi in eccesso di vaccini anti-Covid li donino al Brasile “il prima possibile”. In carica dal 23 marzo, Queiroga ha partecipato per la prima volta a un briefing con il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom. “Ribadiamo il nostro appello a coloro che hanno dosi extra di vaccino in modo che possano condividerle con il Brasile il prima possibile, al fine di permetterci di riuscire a portare avanti la nostra ampia campagna di vaccinazione”, ha detto il ministro.
Cento milioni di persone (su una popolazione di 331 milioni) sono interamente vaccinate contro il Covid negli Usa. Lo rende noto la task force della Casa Bianca contro la pandemia
Ha superato quota 150 milioni il numero di contagi da Covid-19 registrati ufficialmente in tutto il mondo dall’inizio della pandemia, secondo i dati dell’università americana Johns Hopkins. I guariti sono stati oltre 87 milioni. I morti più di 3,1 milioni. Il Paese più colpito in termini assoluti dal nuovo coronavirus restano gli Stati Uniti, con 575mila decessi su 32 milioni di casi. Seguono il Brasile con 401mila morti su 14,6 milioni di contagi e l’India con quasi 205mila decessi su 18,4 milioni di casi. Il Messico riporta ben 216 mila morti nonostante ‘soltanto’ 2,34 milioni di contagi. Ansa