Sono trascorsi 4 giorni da quando l’Aifa ha deciso di sospendere completamente la somministrazione del vaccino AstraZeneca in Italia. Una decisione assunta dopo lo stop in Germania e in Francia, alla quale hanno fatto seguito anche altri Paesi dell’Unione europea. Una scelta precauzionale, come si sono premurati di sottolineare i massimi esperti, fatta dopo alcuni casi sospetti di trombi che si sono verificati in soggetti vaccinati con il preparato AstraZeneca. La possibilità di coagulo fa parte degli effetti collaterali del vaccino contro il coronavirus. Tuttavia, nel caso in cui fossero confermati i trombi, si tratta di un’incidenza infinitesimale sul numero di dosi che sono state già somministrate in Europa e nel Regno Unito. Alle 17 l’Ema ha sciolto la riserva sul vaccino AstraZeneca, riconfermando la fiducia nel preparato, facendo di fatto ripartire le vaccinazioni. La conferenza è slittata di un’ora, essendo inizialmente prevista per le 16, a causa del prolungarsi del vertice.
A presentare i risultati a cui è giunta l’Ema sul vaccino AstraZeneca è stato il direttore dell’agenzia Emer Cooke: “Siamo arrivati a una conclusione: il vaccino AstraZeneca è efficace contro il coronavirus e i benefici sono ampiamente superiori ai rischi, non sono emersi legami tra il vaccino ed eventi tromboembolici. Faremo degli studi specifici sugli effetti collaterali, e restiamo fiduciosi sui vaccini che sono fondamentali per la sfida che stiamo affrontando“. Emer Cooke ha poi aggiunto: “Su AstraZeneca gli Stati potranno prendere decisioni informate“. Emer Cooke, quindi, ha sottolineato che “sulla base delle evidenze disponibili e dopo giorni di analisi approfondita dei report clinici dei risultati in laboratorio, delle autopsie e di ulteriori informazioni dagli studi clinici, non possiamo ancora escludere definitivamente un legame tra questi casi di trombosi e effetti indesiderati e il vaccino“.
La dottoressa Sabine Straus, presidente del Comitato per la valutazione dei rischi per la farmacovigilanza (Prac) dell’Ema, nel corso della conferenza stampa sul vaccino AstraZeneca ha aggiunto: “Fino a ieri sono stati segnalati sette casi di coagulazione intravascolare e 18 casi di trombosi su quasi 20 milioni di persone vaccinate“. L’Ema ritiene che sia importante “aumentare la consapevolezza di questi possibili rischi assicurandosi che siano inclusi nelle informazioni sul prodotto attirando l’attenzione su queste possibili condizioni rare e fornendo informazioni agli operatori sanitari“. L’Ema, comunque, ha rassicurato che continuerà a fare approfondimenti sui casi rari. Tuttavia non sono stati trovati problemi problemi di qualità sui lotti. Inoltre, durante la conferenza è stato sottolineato che il vaccino riduce addirittura i rischi trombotici: “I casi di trombosi dopo il vaccino sono inferiori quelli che avvengono normalmente tra la popolazione non vaccinata“. IlGiornale