Con un imponibile di oltre 47 milioni di euro dichiarati al fisco nel 2020 Silvio Berlusconi si conferma il ‘Paperone’ numero 1 nel Parlamento italiano e a Bruxelles ma anche tra i leader di partito e di governo. Spulciando ‘l’anagrafe patrimoniale dei dirigenti di partito’ consultabile on line, si scopre però che il reddito del Cav, pur restando sempre al top della classifica, rispetto a quello denunciato nel 2019, registra una perdita di poco più di 500mila euro. Il Conte bis, di fatto, non avrebbe portato tanta fortuna al presidente di Fi che con l’avvocato del popolo a palazzo Chigi (dal primo giugno 2018 al 13 febbraio scorso) ha guadagnato di meno.
Nel dettaglio, nel 2018, quando è tornato a comparire nella ‘lista’ in quanto leader di Forza Italia dopo essere stato assente qualche anno per la decadenza dalla carica di senatore per effetto della legge Severino, Berlusconi ha percepito (in relazione al periodo di imposta 2017) 48 milioni 011 mila 267 euro, sbaragliando la concorrenza, alla Camera, al Senato e a palazzo Chigi (il presidente del Consiglio Conte, solo per fare un esempio, si fermava a 370mila euro). Nel 2019 lo ‘stipendio’ del leader forzista è rimasto sostanzialmente invariato, pari a 48 milioni 022mila 126 euro (riferito al ‘periodo d’imposta’ 2018). Per poi arrivare ai 47milioni 492 mila 818 euro incassati nel 2020 da eurodeputato, con un ammanco di 518mila 449 euro rispetto all’esercizio precedente, come certificato dall’ultima dichiarazione dei redditi, firmata il 20 gennaio scorso e visionata dall’Adnkronos.
Negli ultimi tre anni il patrimonio mobiliare e immobiliare dell’ex premier non è cambiato. ”Rispetto all’ultima dichiarazione non è intervenuta nessuna variazione”, si legge nel modulo consegnato al fisco. Berlusconi, quindi, ha conservato la proprietà di tre ‘fabbricati’ a Milano (a cominciare dalla storica residenza di via Rovani, prima del Covid utilizzata per i vertici di centrodestra con Matteo Salvini) e di Villa Campari, sul Lago Maggiore, a Lesa, provincia di Novara. Possiede, inoltre, due magioni ad Antigua e una a Lampedusa (l’ex villa ‘Due Palme’, acquistata nel 2011) e ha conservato la proprietà pure di ‘Villa Maria’, a Rogoredo di Casatenovo, dove viveva con la ex fidanzata Francesca Pascale.
Oggi, per la cronaca, l’ex capo del governo ha una nuova compagna, la deputata azzurra, Marta Fascina. Dopo la separazione dalla seconda moglie Veronica Lario, non si è più sposato ed è rimasto celibe: alla voce ‘stato civile’ della dichiarazione dei reddito 2020, infatti, Berlusconi ha indicato ‘libero’, mentre nell’ultimo modulo risultava ancora divorziato. Una curiosità: nelle dichiarazioni di reddito non risulta l’ex Villa Zeffirelli, la nuova residenza romana del Cav dopo l’addio alla sede storica azzurra di palazzo Grazioli (l’affitto è scaduto il 31 dicembre scorso). Eppure, secondo indiscrezioni, la magione, ribattezzata ‘Villa Grande’, dovrebbe essere stata acquistata dal leader di Fi per oltre 3 milioni di euro nel 2001 e poi prestata in comodato d’uso gratuito al regista fiorentino, suo amico ed ex parlamentare forzista, scomparso nel giugno dello scorso anno.
Oltre ai 47 milioni di euro, fanno parte del ‘tesoretto’ del Cav pure una Audi A6 immatricolata nel 2006 e tre imbarcazioni extra lusso: la ‘San Maurizio’ (comprata nel 1977), il ‘Magnum 70’ (del ’90) e la barca a vela ‘Principessa vai via’ (del 1965). Quest’ultima, raccontano, sarebbe stata venduta negli anni scorsi al patron di Mediolanum Ennio Doris, ma ora è tornata tra le proprietà del leader di Fi. Invariato resta il ‘pacchetto titoli’ dell’imprenditore brianzolo: parliamo di 5.174.000 azioni della ‘Dolcedrago spa’; 2.444.144 azioni della ‘Holding italiana 1 spa’; 2.199.600 della ‘Holding italiana 2 spa’. Nel portafoglio del Cav risultano poi 1.193.400 ‘quote’ della ‘Holding italiana 3 spa’; 1.095.140 azioni della ‘Holding italiana 8 spa’, 200 azioni della Banca popolare sviluppo di Napoli e 896mila titoli della Banca popolare di Sondrio.
L’ultima dichiarazione dei redditi da parlamentare o premier di Berlusconi è quella relativa ai redditi del 2012 che fu di poco più di 4,5 milioni di euro, contro gli oltre 35 milioni del 2011, mentre nel 2010 aveva ‘denunciato’ 40 milioni di euro. AdnKronos