Il centrodestra avanza e supera il centrosinistra di oltre 13 punti, con la Lega in testa a trainare i partiti alleati. È quanto emerso dal sondaggio effettuato da Euromedia Research, che ha analizzato le intenzioni di voto degli italiani, in esclusiva per l’agenzia Italpress. L’area di centrodestra, infatti, otterrebbe il 49,1% delle preferenze, salendo di +1,9% rispetto a dieci giorni fa, mentre il centrosinistra con il Movimento 5 Stelle si fermerebbe al 35,8%, con una riduzione dello 0,9%.
Secondo l’indagine realizzata lo scorso 22 febbraio su un campione di mille persone, la maggior parte dei voti degli italiani andrebbero al partito di Matteo Salvini. Il 23,6% degli intervistati, infatti, ha espresso la propria preferenza per la Lega, mentre il 18,3% sostiene il Partito Democratico-Pse e il 16,6% Fratelli d’Italia. Il partito di Giorgia Meloni è in crescita di 1,6 punti percentuali rispetto alla precedente rilevazione, accompagnato dal +0,8% della Lega, dal +0,4% di Azione di Carlo Calenda e dallo 0,2% di Mdp-Articolo 1. Nessuna medaglia per il Movimento 5 Stelle, che si posiziona al quarto posto con il 14,5% degli eventuali voti. Dietro, Forza Italia otterrebbe il 7,6%, Azione il 3,5%, Italia Viva il 3,2% e Federazione dei Verdi-Europa verde il 2,1%. Si fermerebbero sotto il 2%, invece, i partiti Sinistra italiana, Mdp-Articolo 1 e +Europa, che guadagnerebbero rispettivamente l’1,8, l’1,2% e l’1,7% delle preferenze. Ad aggiungere un segno negativo davanti ai propri punti percentuali, segno di un peggioramento negli ultimi dieci giorni, sono Pd-Pse, Movimento 5 Stelle, Sinistra Italiana, Forza Italia, Italia Viva e +Europa. Tra gli intervistati, il 32,7% si è astenuto o ha dichiarato di essere indeciso circa le proprie intenzioni di voto.
Il sondaggio ha indagato anche le opinioni dei cittadini sulla situazione italiana. Da questo punto di vista, la fascia più pessimista è quella degli over 65: il 59,9% degli italiani con oltre 65 anni ritiene che l’Italia sia indietro rispetto agli altri Stati. Segue la fascia tra i 45 e i 64 anni, con il 51,2% degli intervistati che vede nella situazione italiana un panorama peggiore rispetto a quello di altri Paesi, e le persone tra i 25 e i 44 anni, dove la percentuale si attesta sul 48,9%. Leggermente più ottimisti i giovani nella fascia tra i 18 e i 24 anni, che sostengono per il 48,8% che l’Italia sia al pari degli altri Stati. IlGiornale