Governo Draghi, il premier attende Fiducia dalla Camera

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Il presidente del Consiglio Mario Draghi alla Camera dei Deputati oggi per il voto di Fiducia. ANSA/LAPRESSE/POOL/ROBERTO MONALDO

Replica del presidente del Consiglio Mario Draghi che oggi ha ascoltato il dibattito generale sulla fiducia senza replicare il discorso fatto ieri in Senato. La replica è durata 13 minuti. Ha ricevuto otto applausi dall’Assemblea: sulla semplifcazione, sulla lotta alla corruzione, sull’impegno per le carceri, sullo sport e sul turismo.

LA REPLICA DI DRAGHI – Si parte dalle Pmi e del nodo della corruzione ma anche le questioni delle carceri e della durata dei processi. Nel medio periodo, dice Dragi, per la “ripartenza”, il tema delle piccole e medie imprese “comporta e incrocia internazionalizzazione, accesso al capitale, investimenti, per rafforzare la nostra manifattura e renderla più competitiva. Sostenere l’internazionalizzazione, potenziare il credito imposta per investimenti in ricerca e sviluppo nel Mezzogiorno e consulenza per la quotazione delle pmi. 

Dobbiamo estendere il piano di industria 4.0 per favorire e accompagnare le imprese nel processo di transizione tecnologica e sostenibilità ambientale”. “Un Paese capace di attrarre investitori – sottolinea –  deve difendersi dai fenomeni corruttivi, lo deve fare comunque intendiamoci. Questi portano a effetti depressivi sul tessuto economico e sulla libera concorrenza“. “Non dovrà essere trascurata la condizione di tutti coloro che lavorano e vivono nelle carceri, spesso sovraffollate, esposte a rischio e paura del contagio e particolarmente colpite dalla funzione necessarie a contrastare la diffusione del virus”. “Non dovrà essere trascurata – ha detto in un altro passaggio del suo intervento – la condizione di tutti coloro che lavorano e vivono nelle carceri, spesso sovraffollate, esposte a rischio e paura del contagio e particolarmente colpite dalla funzione necessarie a contrastare la diffusione del virus”. Il governo si impegna a “migliorare la giustizia civile e penale” e sulla necessità di “un processo giusto e di durata ragionevole in linea con la durata degli altri Paesi europei”. “Il fatto che non abbia detto nulla ieri” sullo sport “non significa che non sia meno importante. È un mondo profondamente radicato nella nostra società e nell’immaginario collettivo, fortemente colpito dalla pandemia. Questo governo si impegna a preservare e sostenere sistema il sportivo italiano tenendo conto della sua peculiare struttura e dei molteplici aspetti che lo caratterizzano, non solo in relazione all’impatto economico, agli investimenti e ai posti di lavoro ma anche per il suo straordinario valore sociale, educativo, formativo, salutistico”.

Finita la replica del presidente del Consiglio sono iniziate le dichiarazioni di voto sulla fiducia. Gli iscritti a parlare in rappresentanza dei gruppi parlamentari di Montecitorio sono 13, per circa un’ora e mezza. E sono già dieci, a quanto si apprende alla Camera, i deputati del M5S iscritti a parlare a titolo personale nelle dichiarazioni di voto. Si tratta dei deputati Alvise, Raffa, Forciniti, Cabras, Colletti, Costanzo, Giuliodori, Vallascas, Russo, Testamento. Gran parte di questi hanno già manifestato, nei giorni scorsi, il loro dissenso sul voto di fiuducia al governo Draghi.

Boschi, designazione Draghi è fallimento populismo – “La sua designazione è la prova del fallimento della cultura populista, con lei si cambia metodo”: così Maria Elena Boschi, presidente dei deputati di Italia Viva, nella dichiarazione di voto per la fiducia al governo Draghi a Montecitorio. “Noi ci siamo riconosciuti nel programma che ha annunciato ieri, abbiamo sentito parole che sono di patrimonio comune – ha aggiunto Boschi rivolta al presiente del Consiglio, Mario Draghi -. Come Iv voteremo in modo compatto e convinto la fiducia al suo governo, anche con la speranza di poter scrivere insieme il futuro e non solo di rinfacciarci il passato come è avvenuto in altri momenti”.

Meloni cita Brecht, no alla fiducia per coerenza – “Ci si sedemmo dalla parte del torto perché tutti gli altri posti erano occupati’. Potrei giustificare così la scelta di Fratelli d’Italia che oggi voteranno contro la fiducia, unica forza, ma la verità è che non avevamo scelta per coerenza e serietà, esattamente come nessuno in Italia si fiderà più di chi firma un contratto e poi non lo rispetta”. Così Giorgia Meloni, deputata e presidente di Fratelli d’Italia annunciando il voto contrario alla fiducia al governo Draghi, e citando ‘L’opera da tre soldi’ di Bertolt Brecht. Meloni ha ribadito: “La nostra è una scelta ponderata ma scomoda, per dire no all’idea di un’Italia di serie B” e che “non darà la fiducia” ma farà da “stimolo e supporto per ogni scelta che riteneremmo giusta”.

Occhiuto (Fi), nasce per assunzione responsabilità  – “Oggi non nasce una nuova maggioranza politica ma semplicemente una comune assunzione di responsabilità davanti alla gravità della situazione. Viene prima il Paese e poi le nostre differenze”. Lo ha detto nell’Aula della Camera Roberto Occhiuto di Fi in dichiarazione di voto sulla fiducia al governo Draghi.

La giornata, dopo la larga maggioranza ottenuta ieri dal governo in Senato, è cominciata con la resa dei conti nei Cinquestelle dopo il voto contrario di 15 senatori che saranno espulsi. Non ci sta Barbara Lezzi che rilancia: ‘Mi candido nel direttivo’. E l’ormai ex senatore M5S Mattia Crucioli fa sapere di stare lavorando al nome di un nuovo gruppo. “Tecnicamente siamo nel Misto ora, ma io – afferma – voglio fare una opposizione seria”. Non farà ricorso contro l’espulsione quindi? “No, assolutamente no”, ha detto Crucioli a Rai Radio1. E il leader della Lega, Matteo Salvini fa sapere: “Nelle prossime ore, e non solo dai 5 Stelle, ci saranno diverse persone che cominceranno il loro cammino con la Lega, sia alla Camera che al Senato”.E ha aggiunto: “Oggi al Senato Lega e Forza Italia, quindi il centrodestra, sono forza di maggioranza rispetto al Pd e 5 Stelle”. 

La politica però non scompare. Bene il richiamo di Draghi “forte e corretto alla responsabilità nazionale, la fratellanza e la concordia. Sono parole che noi abbiamo usato spesso di fronte alla pandemia. Questo non vuol dire che la politica è scomparsa, noi e la Lega rimaniamo alternativi, ma dare un segnale che la politica può collaborare nell’interesse delle persone”, dice il segretario del Pd Nicola Zingaretti a Oggi è un altro giorno su Rai 1. Con Matteo Salvini “ci è sembrato corretto incontrarci, rimaniamo forze alternative ma ora” al governo “oltre alle parole serve la coerenza dei comportamenti. E’ un leader politico forte delle sue idee, che combatte per le sue idee come combattiamo tutti. Quello che ho detto a Salvini vale anche per me: basta con la fibrillazione delle bandierine da mettere”. Lo dice Nicola Zingaretti, segretario del Pd, a Oggi è un altro giorno su Rai1. “Ora coerenza: non si può continuare con la battuta quotidiana. Abbiamo fatto un patto” di governo: “si difende e si va avanti col programma di governo”, aggiunge.

Anche Silvio Berlusconi rilancia la collaborazione nel governo. “Mi aspetto più da SuperMario Balotelli o da SuperMario Draghi? Ci aspettiamo moltissimo da entrambi. Il suo discorso mi è piaciuto, ora deve affrontare problemi con cuore oltre che mente, in modo che si possa dare via alla campagna di ricostruzione che in molti hanno paragonato alla ricostruzione dopoguerra”. Lo ha detto il leader di Fi Silvio Berlusconi, a margine della presentazione del nuovo sponsor del Monza Calcio di cui è presidente. “A Draghi e al Governo faccio l’augurio di riuscire a mettere da parte ogni discussione per arrivare a provvedimenti precisi da approvare in tempi brevissimi dall’uniformità del Parlamento”. Ansa