Dall’11 al 14 febbraio la Carthago Edizioni ha riservato a Milano e agli autori presenti e futuri che in essa vivono, lavorano e scrivono, una volontà fruttuosa tesa ad un intenso mondo fatto di ricercato “intento cenacolare”. La responsabile editoriale Margherita Guglielmino – che ha sempre tenuto conto della massima di Margaret Thatcher “Se vuoi che venga detto qualcosa, chiedi a un uomo, se vuoi che venga fatto qualcosa, chiedi a una donna” – ha scelto la professoressa Annarita Schiavone, già pregevole autrice della casa editrice da diversi anni che ha all’attivo tre pubblicazioni ed un quarto testo già in avanzata fase di realizzazione come referente ufficiale della Carthago Edizioni per il territorio lombardo.
Giorni che hanno fissato un importante punto di partenza per la casa editrice e l’intero autorato all’insegna di questo nuovo manifesto che come detto affonda radici, origini e assonanze in tempi apparentemente passati, ma ancora vivi per noi ed in particolar modo per il tessuto lombardo. Ella sarà contatto e riferimento per tutti coloro che vorranno avvicinarsi e scrivere per noi. A conferma della bontà e dell’efficacia dell’azione della Carthago basta citare l’alleanza editoriale con la nota libreria antiquaria “Il Muro di Tessa”, libreria presente a Milano con ben due punti, gestita brillantemente dal Giovanni Biancardi e Massimo Smedile che metteranno a disposizione entrambi i locali della libreria, ospitando reading e presentazioni di nostri autori attraverso dirette e collegamenti gestiti insieme alla referente. È stato già stato stabilito un calendario denso di appuntamenti da marzo a giugno che vedrà protagonisti diversi autori.
“Ripensando alle giornate milanesi appena trascorse – sottolinea Margherita Guglielmino, responsabile editoriale – il mio pensiero corre alle gesta e ai nobili intendimenti del grande Carlo Cattaneo, intellettuale liberale e protagonista indiscusso del periodo risorgimentale che, richiamandosi in particolare alla lezione di Galileo Galilei, sottolineò l’importanza essenziale della scienza e della tecnica per il progresso sociale e la conseguente facilità di circolazione delle idee data dalla “ragione libera” vera fautrice si progresso e crescita sociale. Questa centralità che per Carthago converge inevitabilmente nell’assunto appassionato “libri al primo posto” diviene oggi motivo di ispirazione per un trionfante processo di rinnovata integrazione della capacità di dialogo tra territori e, come detto, per una rinnovata spinta nella circolazione delle idee che per noi pone inevitabilmente il libro al primo posto quale mezzo privilegiato di condivisione”.