Il tavolo programmatico della maggioranza convocato da Roberto Fico andrà avanti a oltranza per trovare la quadra su ogni punto da dibattere. Un vertice che sta creando non poche polemiche esterne ma anche interne, sugli stessi argomenti che hanno portato alla crisi di governo. Nulla di nuovo. Il nodo principale sul quale sono tornati a scontrarsi Movimento 5 Stelle e Italia viva è il Mes. Il partito di Matteo Renzi sembra irremovibile nella sua netta presa di posizione a favore: all’Italia servono più risorse per la Sanità, pertanto è necessario il ricorso al Mes, anche se in forma parziale.
Questo è sempre stato uno di punti sui quali Matteo Renzi ha digrignato i denti, assieme alla delega ai servizi segreti. Se sul secondo punto Italia viva ha ottenuto il risultato desiderato, sul Mes le parti non sembrano destinate a incontrarsi, anche se pare che ora il Partito democratico si sia espresso in modo non distante da Iv, proprio perché il Paese ha bisogno di ulteriori fondi per supportare il sistema sanitario. Resta di tutt’altro avviso il Movimento 5 Stelle, per quale l’utilizzo del Mes non sembra essere minimamente contemplato. I grillini sono completamente chiusi all’ipotesi dell’impiego del fondo salva-Stati. Un nuovo stallo ha di fatto bloccato il tavolo programmatico. Il Mes sembra essere uno scoglio insuperabile per le fazioni, che da settimane ne discutono senza trovare una soluzione. E pretendere di arrivare a un accordo in poche ore appare quanto meno pretestuoso. Il rischio che salti tutto è sempre più concreto.
“Ci sono delle oggettive difficoltà“, ha commentato a Repubblica un ministro del Partito democratico durante la pausa del pomeriggio della riunione di Montecitorio. Il clima nella Sala della Lupa è rovente in queste ore e lo dimostra la decisione di portare avanti a oltranza il tavolo di discussione da parte di Roberto Fico. “Approviamo presto una riforma elettorale che consenta ai cittadini di indicare il proprio candidato, reintroducendo le preferenze. Consentiamo ai diciottenni di votare anche per il Senato e introduciamo la tutela dell’ambiente in Costituzione“, sarebbero alcune delle proposte del MoVimento, oltre all’introduzione del referendum propositivo, la costituzionalizzazione dei limiti alla decretazione d’urgenza, il ricorso a una maggioranza qualificata per l’approvazione della legge elettorale.
Sul tavolo del vertice di oggi anche la legge elettorale proporzionale voluta da Pd e M5s ma cara anche alle forze minori, convinti che Renzi possa convergere con un’asticella più bassa rispetto alla soglia del 5%. Anche su questo punto i dubbi e le incertezze sono tante, perché tra i giallorossi serpeggia il timore che Renzi stia bluffando, che quando si andrà a discutere della squadra dei ministri e del presidente del Consiglio l’asticella sarà così alta da far saltare il tavolo. Sempre che il tavolo non salti prima, già sulla discussione in merito al Mes, sul quale le posizioni sono ancora più distanti. Senza bluff e senza stratgie. IlGiornale