La crisi di governo si è ufficialmente aperta dopo le dimissioni di Giuseppe Conte, con il centrodestra che al momento rimane spettatore interessato anche se sono molte le voci che vorrebbero parte di Forza Italia pronta a staccarsi per sostenere un terzo governo dell’avvocato.
Silvio Berlusconi comunque ha ribadito la fedeltà ai suoi alleati, con Matteo Salvini e Giorgia Meloni che in questo momento non vedono altre alternative politiche che non delle elezioni anticipate da fare in primavera.
Guardando gli ultimi sondaggi, in caso di voto se il centrodestra dovesse presentarsi unito potrebbe andare incontro a una larga vittoria. L’unico ostacolo sarebbe una scesa in campo di Conte, che così potrebbe riunire sotto la stessa coalizione il PD e il Movimento 5 Stelle. Al momento però lo scenario più probabile in caso di elezioni anticipate è quello di una larga vittoria del centrodestra, con Matteo Salvini pronto a diventare premier e Silvio Berlusconi che aumenterebbe le proprie speranze di essere eletto Presidente della Repubblica a febbraio 2022.
Da quando si è palesata questa crisi di governo, molto si è parlato di come parte di Forza Italia possa entrare a fare parte di quei “costruttori” pronti a passare tra le fila della maggioranza per sostenere un Conte-ter.
Durante il voto al Senato sulla fiducia, due senatori azzurri hanno votato con i giallorossi venendo poi subito espulsi dal partito. Tra di questi c’è stata anche Mariarosaria Rossi, a lungo una delle persone più vicine a Silvio Berlusconi prima di venire in qualche modo allontanata dal “cerchio magico” dell’ex premier.
Alla fine Berlusconi però si allineato sulla posizione degli altri leader del centrodestra, speranzosi che questa crisi politica possa portare a delle elezioni anticipate che, vista la pandemia, si potrebbero tenere in tarda primavera magari insieme alla delicata tornata delle amministrative.
Senza una scesa in campo di Conte, il centrodestra stando ad alcune proiezioni potrebbe uscire dalle urne con una larga maggioranza parlamentare, che gli consentirebbe di dettare legge anche quando a febbraio 2022 si andrà a eleggere il prossimo Presidente del Consiglio.
Il voto infatti si terrà a Camere riunite alla presenza anche dei delegati delle Regioni che sono in buona parte in mano al centrodestra. Teoricamente, in questo scenario Silvio Berlusconi potrebbe avere la forza numerica per essere eletto come successore di Sergio Mattarella.
Di recente Matteo Salvini ha dichiarato di essere favorevole a questa ipotesi, sperando magari così anche di allontanare le voci di un possibile smarcamento di Forza Italia dalla coalizione.
La speranza di Matteo Salvini invece sarebbe ovviamente quella di finire a Palazzo Chigi, anche se a riguardo dovrà guardarsi anche dalla crescita di Giorgia Meloni: per una sorta di regola interna, il Presidente del Consiglio designato del centrodestra è infatti il leader del partito più votato. Alessandro Cipolla per Money