Nonostante i vaccini, l’immunità di gregge Covid non sarà raggiunta nel 2021. E’ la previsione dell’Oms, emersa nel corso del consueto briefing sulla pandemia. La dottoressa Soumya Swaminathan ha quindi sollecitato il mantenimento del distanziamento sociale e delle mascherine. Il direttore Tedros Adhanom Ghebreyesus allo stesso tempo ha chiesto “un impegno collettivo per far sì che entro i prossimi 100 giorni le vaccinazioni per gli operatori sanitari ed i soggetti ad alto rischio siano in corso in tutti i paesi”.
La Cina ha dato il via libera al team di 10 esperti internazionali dell’Oms che dal 14 gennaio potrà avviare le indagini nel Paese per accertare le origini del Covid-19, rilevato per la prima volta a Wuhan, il capoluogo della provincia di Hubei, dove esattamente un anno fa si cominciarono a contare i primi morti di una ‘misteriosa polmonite’. Mentre il virus rialza la testa in varie aree e oltre 500mila persone sono tornate in lockdown a Pechino, la Commissione sanitaria nazionale ha annunciato che il pool dell’Oms, senza specificare l’itinerario che seguirà, “condurrà ricerche congiunte in cooperazione con gli scienziati cinesi”, chiudendo l’incidente nato all’improvviso la scorsa settimana. Quando furono bloccati i visti d’ingresso e il direttore generale dell’organizzazione, Tedros Adhanom Ghebreyesus, lanciò una rarissima critica, dicendosi “molto deluso” per gli sviluppi degli eventi. Pechino è stato accusata d’aver coperto all’inizio l’epidemia di Wuhan a fine 2019, ritardando, secondo i critici, la risposta iniziale e permettendo al virus di avanzare a livello globale. La Cina ha registrato domenica 103 nuovi casi di coronavirus, segnando una crescita a tre cifre per la prima volta dai 127 del 30 luglio. In base ai dati della stessa Commissione, 85 sono state le infezioni trasmesse localmente, di cui 82 solo nella provincia di Hebei, alle porte di Pechino, rappresentando la realtà più preoccupante. I media hanno riferito che almeno sei province e città – Pechino, Jiangsu, Zhejiang, Tianjin, Hubei e Hunan – hanno inviato team di medici ed esperti per fronteggiare il focolaio nell’Hebei, riferito soprattutto al capoluogo Shijiazhuang e alla città di Xingtai.
Ha superato quota 90 milioni il numero dei casi di contagio da Covid-19 registrati ufficialmente nel mondo dall’inizio della pandemia, di cui 49,9 milioni guariti. Lo rende noto l’università americana Johns Hopkins, che riporta anche 1,93 milioni di decessi totali legati al nuovo coronavirus. Il Paese più colpito al mondo in termini assoluti dal Covid-19 restano gli Stati Uniti, con 22,3 milioni di contagi e 373 mila decessi. Seguono l’India e il Brasile.
Il Regno Unito, alle prese con la variante più virulenta del coronavirus, accelera sul fronte dei vaccini anti-Covid e annuncia di aver raggiunto la quota di 2,4 milioni di persone vaccinate finora con almeno una prima dose. Il dato è stato diffuso da Boris Johnson e commentato con entusiasmo da Nadhim Zahawi, ministro nominato ad hoc per la campagna vaccinale. Qualche imbarazzo per il premier arriva però da suo padre Stanley, 80enne, che risulta aver ricevuto già la doppia dose di vaccino prima che il governo decidesse formalmente di allungare l’intervallo fra prima dose e richiamo per garantire una maggiore copertura.
Gli Stati Uniti registrano 213.905 nuovi casi di covid-19 e 1.814 ulteriori decessi legati al virus, stando agli ultimi dati forniti dalla Johns Hopkins University. Il totale dei contagi a livello nazionale sale quindi a 22.406.747 con almeno 374.322 persone decedute.
In Messico le autorità hanno annunciato di aver rilevato un caso della cosiddetta variante inglese del Covid-19 in una persona di ritorno da un viaggio all’estero nello Stato di Tamaulipas, mentre Jesús Ramírez Cuevas, portavoce del presidente Andrés Manuel López Obrador, ha annunciato via Twitter di essersi contagiato, ma “in buona salute”.
Il Brasile ha superato ancora una volta, dopo cinque mesi, la media di mille morti per coronavirus al giorno, totalizzando 203.140 vittime dall’inizio della pandemia. Secondo le segreterie alla Salute dei governi statali, nelle ultime 24 ore si sono registrati 483 morti. La media mobile degli ultimi sette giorni è stata di 1.016, essendo la prima volta dall’11 agosto che vengono superati i mille casi. La media misurata ieri è stata superiore del 65% rispetto a due settimane fa, in linea con l’aggravarsi della pandemia, fenomeno in corso dal mese scorso. Nel fine settimana sono inoltre stati segnalati 29.153 nuovi contagi, portando il totale a 8.104.823 da febbraio 2020, quando venne registrato il primo caso ufficiale. La media mobile è invece stata di 53.250 casi al giorno, con un aumento del 54% rispetto alla media di due settimane fa.
I passeggeri aerei in arrivo in Australia dall’estero dovranno risultare negativi al test per il coronavirus prima di imbarcarsi. Il prerequisito, che era già previsto per i voli charter organizzati dal governo per il rimpatrio dei residenti australiani, ora verrà adottato per tutti i voli in arrivo nel Paese, con eccezioni solo per casi particolari. Lo ha stabilito il gabinetto nazionale, che riunisce il primo ministro federale e i premier degli stati e territori. Gli equipaggi aerei di voli internazionali dovranno inoltre sottoporsi a test settimanali per il Covid-19 o allo sbarco in Australia, e l’uso delle mascherine sarà obbligatorio sui voli domestici e internazionali sia per gli equipaggi sia per i passeggeri, eccetto che per i bambini sotto i 12 anni.
Gli Stati federati di Micronesia, nazione insulare del Pacifico rimasta uno degli ultimi paesi al mondo risparmiati dal Covid-19, hanno segnalato oggi un primo caso di contagio. Il presidente David Panuelo ha ammesso che questa notizia sia “allarmante” per l’arcipelago di 100 mila abitanti, sostenendo che la persona infetta è sotto stretta sorveglianza. “Tutti i cittadini devono mantenere la calma – ha detto in un discorso televisivo -. “Niente panico, perché la situazione è sotto controllo”. Il nuovo coronavirus era stato rilevato in un marinaio di una nave governativa, lo ‘Chief Mailo’, che era stata inviata per riparazioni nelle Filippine. Il paziente e i suoi colleghi sono rimasti a bordo della barca, ancorata in una laguna, e sotto costante sorveglianza. Scuole, chiese e negozi rimangono aperti.
In Russia nelle ultime 24 ore si sono registrati 23.315 nuovi casi di Covid-19 e 436 persone sono morte a causa della malattia: lo riporta il centro operativo anti-coronavirus. Stando ai dati ufficiali, in Russia dall’inizio dell’epidemia sono stati accertati 3.425.269 contagi di Covid-19 e 62.273 decessi provocati dal morbo. Le zone col maggior numero di nuovi casi nel corso dell’ultima giornata sono Mosca, con 4.646 contagi, San Pietroburgo con 3.004, e la regione di Mosca, con 1.315.