È stato trovato l’accordo nella notte per il rimpasto nella giunta che governa la Sicilia e si va verso la sostituzione dell’unica donna con un uomo. Così che l’isola corre a vele spiegate verso il primato italiano per la rimozione di genere: 12 assessori, tutti maschi. Come la Sicilia fa solo il Molise che però ha una rappresentanza governativa di meno della metà: 5 assessori in tutto. Il Governo Musumeci si appresta ora a varare una Giunta regionale tutta al maschile, quindi.
Dice addio l’unica componente del gentil sesso del governo regionale, Bernadette Grasso, assessora alle Autonomie locali e Funzione pubblica: “Ho fatto il mio dovere fino all’ultimo e sono soddisfatta dei risultati ottenuti, dopodiché, io faccio parte di un gruppo. Stop”, ha commentato la diretta interessata. Che verrà adesso sostituita da Marco Zambuto, da poco trombato alle amministrative di Agrigento, adesso premiato con un posto di governo. Ma proprio da quella provincia si lamentava un vuoto di rappresentanza, sono stati accontentati con la consegna a Zambuto, ex sindaco di Agrigento, ex presidente dell’assemblea regionale del Pd, ma anche ex berlusconiano e rientrato tra le file di Fi dopo la parentesi dem. È, infatti, tutto interno a Forza Italia il rimescolamento degli assessori: Edy Bandiera, assessore all’Agricoltura e pesca, sarà adesso sostituito dal trapanese Tony Scilla, presidente di Agripesca, primo dei non eletti alle ultime regionali, uomo fidato di Gianfranco Micciché, Scilla attendeva da tempo il suo turno in giunta, la staffetta con Bandiera pare fosse già in programma dopo l’esito delle Regionali.