L’orario in cui deve finire tutto. Fate attenzione ai rientri a casa

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Il cenone di Natale resta vietato: non ci sono deroghe per la vigilia e per la tradizionale abitudine degli italiani di aspettare la mezzanotte per augurare buon Natale. Chi sperava in qualche deroga al coprifuoco, almeno per oggi, rimarrà deluso. Sebbene siano consentite le visite ad amici e/o congiunti, uscendo al massimo una volta al giorno nelle giornate in cui il Paese è in zona rossa, queste dovranno comunque esaurirsi entro le 22. Gli spostamenti oltre tale orario saranno concessi solamente per i soliti motivi di lavoro, salute e necessità e dovranno sempre essere giustificati.

Nelle faq rilasciate da Palazzo Chigi, infatti, si legge testualmente che “il rientro a casa dopo essere andati a trovare amici e parenti deve sempre avvenire tra le 5 e le 22 (il primo gennaio dalle 7 alle 22) sia nei giorni rossi sia in quelli arancioni. I motivi che giustificano gli spostamenti tra le 22 e le 5 restano esclusivamente quelli di lavoro, necessità e salute. È indubbio che questa sarà per molti una vigilia di Natale diversa, in cui tutto dovrà essere rivoluzionato per rispondere alle norme contro il contagio da coronavirus. Da oggi, infatti, tutta l’Italia è una grande zona rossa con restrizioni simili a un lockdown. Chiunque esca di casa in questi giorni deve essere dimostrare di essere entro i limiti del consentito dal Dpcm e dal decreto legge, anche nelle ore senza coprifuoco. È necessario esibire l’autocertificazione, che può essere compilata prima di uscire oppure davanti a un pubblico ufficiale al momento del controllo. Le dichiarazioni potrebbero essere verificate in un secondo momento e, se mendaci, essere oggetto di una sanzione amministrativa.

I cenoni e i pranzi di Natale sono stati cancellati. Quest’anno potranno essere ospitati nelle case non più di due ospiti non conviventi, che dovranno sempre fare ritorno alla loro abitazione entro e non oltre le ore 22, a meno che non pernottino presso il domicilio in cui si sono recati. Tra le deroghe previste c’è lo spostamento una volta al giorno per fare visita ad amici e parenti, anche in altri comuni, purché questi ricadano all’interno del territorio regionale e sempre tra le 5 e le 22 con il limite massimo di due persone, a meno che chi si sposta non abbia con sé figli minori di 14 anni o persone disabili che convivono. Nessun brindisi a mezzanotte quest’anno: ci si dovrà accontentare di festeggiamenti anticipati con pochi intimi o, in alternativa, di un brindisi virtuale tramite smartphone. IlGiornale