“Da domenica la Lombardia sarà ufficialmente zona gialla”. Lo ha annunciato il presidente della Regione, Attilio Fontana. “Questa mattina il ministro Speranza mi ha informato che, come per le volte precedenti, venerdì firmerà l’ordinanza, sabato sarà pubblicata e domenica entrerà in vigore”, ha spiegato Fontana, in un post sui social. “Il trend dei numeri in Lombardia si conferma in diminuzione – ha aggiunto il governatore Fontana – sia per quanto riguarda la circolazione del virus, sia per i ricoveri nei reparti ordinari che intensivi. Un risultato raggiunto grazie ai comportamenti virtuosi di tutti i lombardi, che ancora una volta ringrazio. Esorto tutti a continuare su questa strada di responsabilità quotidiana che consente di tenere sotto controllo il virus. Forza Lombardia!”.
“Oggi presentiamo l’impugnativa”, contro l’ordinanza della regione Abruzzo. Lo ha detto il ministro per gli Affari Regionali, Francesco Boccia, ad Agorà, su Rai3. “Serve a tutelare gli abruzzesi”, ha aggiunto. “Quella scelta unilaterale del governatore Marsilio – ha sottolineato – ha messo in difficoltà l’intero sistema a partire dai sindaci, agli amministratori, ai dirigenti scolastici. Qualcuno deve preoccuparsi ed occuparsi del rispetto delle regole”.
“Non dico di togliere” il divieto di mobilità tra Comuni a Natale, Santo Stefano o Capodanno. “Dico almeno di derogare per chi va dal papà o dal nonno, per non lasciarlo solo, casi estremi. L’abbiamo chiesto proprio in termini di buon senso”. Lo ha detto il presidente della Regione Emilia-Romagna e della conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini a Oggi è un altro giorno su Raiuno, parlando del decreto sugli spostamenti natalizi. Un decreto le cui norme Bonaccini ha detto di condividere “nella quasi totalità”. Dopo di che “c’è anche il buon senso – sostiene -. E siccome sono tre giorni in cui posso a Roma, Milano, o Bologna fare decine di chilometri per andare a trovare un parente e non posso spostarmi di 500 metri” in caso di piccoli Comuni, “una contraddizione c’è”. Per il resto “io condivido le restrizioni, perché bisogna stare attenti che rischiamo la terza ondata – conclude il governatore -. Che può essere lieve ed è gestibile, ma se diventa pesante, anche solo per rispetto per coloro che da febbraio mettono a rischio le loro vite per salvare le nostre, ci vorrebbe intelligenza e cognizione”. Ansa