Il premier Giuseppe Conte avrebbe aperto alla richiesta di una riflessione di alcuni capigruppo di prevedere per il Natale che gli spostamenti tra le Regioni possano avvenire non solo per i residenti ma anche per i ricongiungimenti familiari. Lo si apprende da diverse fonti di maggioranza presenti alla riunione, nella quale è in corso un confronto sul prossimo dpcm, il cui varo è atteso il 3 dicembre.
“Bisogna evitare gli spostamenti tra Regioni e mantenere il limite delle 22 per la circolazione: sono 2 punti centrali e imprescindibili del modello di sicurezza che stiamo costruendo insieme”, ha detto però il ministro Francesco Boccia, a quanto si apprende da fonti presenti all’incontro, nella conferenza Stato-Regioni.
“Difendiamo insieme – ha detto Boccia – l’impostazione ed evitiamo deroghe perchè potrebbero minare la tenuta stessa dell’impianto”.
Il nuovo Decreto del presidente del Consiglio dei ministri (Dpcm) potrebbe durare almeno fino a domenica 10 gennaio, secondo quanto si apprende da fonti che assistono al vertice governo-Regioni in videoconferenza -, entrando in vigore il 4 dicembre, venerdì prossimo. Il governo – presente anche con il ministro della Salute Roberto Speranza – non avrebbe mostrato alcuna volontà di concedere allentamenti nel periodo delle festività, viene riferito In una seconda fase dell’incontro è previsto l’intervento del commissario all’emergenza Domenico Arcuri sul tema dei vaccini.
Il coprifuoco resta alle 22 anche a Natale e a Capodanno, bar e ristoranti chiuderanno alle 18 come adesso, nelle regioni gialle, come dovrebbero diventare tutte entro le festività. E’ quanto emerge da parte del governo nell’incontro tra il ministro Francesco Boccia e le Regioni.
Ieri le Regioni alpine e l’Abruzzo avevano proposto al governo di aprire gli impianti sciistici durante le feste a ospiti di Hotel e poprietari di seconde case. Il governo austriaco intanto domani annuncerà lo stop al turismo invernale durante il periodo natalizio. Gli impianti di risalita saranno in funzione per i residenti, ma i ristoranti e alberghi resteranno chiusi. Lo anticipa il quotidiano viennese Der Standard. In Austria le funivie sono considerati mezzi di trasporto e la concessione impone la messa in funzione. Ansa