Il più grande mercato ortofrutticolo del Sud non si fermerà. Resterà attivo anche dal 3 al 10 novembre, il periodo fissato dal presidente della Regione Nello Musumeci nel decreto che ha istituito a Vittoria la ‘zona rossa’. La chiusura è stata decisa per l’alta concentrazione di casi positivi al Covid: sono oltre 500 su 63 mila abitanti (1250 in tutta la provincia). Qui l’Asp di Ragusa ha rilevato su base provinciale il più alto rapporto tra positivi e numero di tamponi effettuati: il 20,66 per cento.
L’alta diffusione pandemica, che ha stroncato anche il giornalista Gianni Molè segretario provinciale dell’Assostampa, sta intasando le strutture sanitarie al punto che le ‘aree grigie’ dei tre ospedali di Ragusa, Vittoria e Modica sono diventate il punto di accoglienza di pazienti in fila per il ricovero nei reparti Covid. Sono 65 i pazienti già accolti nel reparto malattie infettive di Ragusa e 13 sono ricoverati in terapia intensiva. La risposta è stata un forte incremento dei controlli e dei test. “Stiamo effettuando – dice Vittorio Aliquò direttore dell’Asp di Ragusa – quasi 650 tamponi molecolari al giorno con picchi di 750”.
L’istituzione della ‘zona rossa’ comporterà a Vittoria una limitazione dei movimenti e la cancellazione di eventi pubblici. Ma non fermerà la campagna elettorale per le amministrative: a Vittoria, comune sciolto per infiltrazioni mafiose, si voterà il 22 e il 23 novembre. Tre dei quattro candidati sindaci hanno già chiesto un differimento della consultazione.
Non chiuderà nemmeno il mercato ortofrutticolo. “Sarebbe stato un dramma nel dramma”, dice Gino Puccia, presidente dell’associazione dei concessionari ortofrutticoli. “In questo momento – aggiunge – siamo nel pieno della produzione: oltre il 60 per cento di quella annuale”. Da qui partono ogni giorno quasi 70 mezzi refrigerati che portano tonnellate di ortofrutta nei mercati di Fondi e dell’Italia centro-settentrionale. All’interno del mercato, una struttura di circa 250 mila metri quadrati, operano 74 concessionari che occupano una decina di lavoratori in ogni stand. All’esterno c’è poi una rete di aziende addette al confezionamenti dei prodotti. “Siamo pronti – assicura Puccia – a mettere tutti in condizioni di piena sicurezza. Nessun operatore, nessun autista, nessun commerciante sarà ammesso senza passare prima da un sistema organizzato di controlli”. Così Vittoria si prepara a vivere il primo giorno di lockdown. Ansa