I tamponi restano costanti rispetto a ieri ma l’impennata di nuovi casi è il doppio di quella di ieri, duecento casi in più e la soglia psicologica dei mille nuovi casi che si avvicina. Il report del ministero della Salute registra oggi 7.293 tamponi effettuati nelle ultime 24 ore, un numero sempre piuttosto basso e per giunta da questi test emergono 984 nuovi contagi. 58 i ricoveri in più fra i quali due in terapia intensiva con un totale di 117 ricoverati in intensiva e un totale di 1.012 persone in ospedale. Dodici morti, e 153 guariti. E l’Istituto Superiore di sanità avverte: “Sicilia fra le 11 regioni a rischio elevato”.
In provincia di Palermo circa la metà dei contagiati attuali con 276 nuovi positivi; in quella di Catania 269; 90 in provincia di Ragusa; 88 in provincia di Enna; 71 in provincia di Messina; 63 in quella di Trapani; 53 in provincia di Agrigento; 48 in provincia di Siracusa; 26 in quella di Caltanissetta.
Ecco i numeri in dettaglio: ricoverati con sintomi 895 (+56), terapia intensiva 117 (+2), totale ospedalizzati 1.012 (+58), isolamento domiciliare 12.552 (+761). Totale attuali positivi 13.564 (+819). Nuovi positivi 984. Dimessi/guariti 6.758 (+153). Deceduti 484 (+12). Totale casi 20.806 (+984). Tamponi 676.669 (+7.293)
“L’epidemia in Italia è in ulteriore peggioramento, compatibile ancora complessivamente con uno scenario di tipo 3 ma in evoluzione verso uno scenario di tipo 4”. Tipo 4 significa quello che prevederebbe un lockdown. E’ quanto si legge nel report di monitoraggio di Iss e Ministero della Salute relativo al periodo 19-25 ottobre. In 4 regioni e una provincia (Calabria, Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte e Pa Bolzano) “la velocità di trasmissione è già compatibile con uno scenario 4 con rischio di tenuta dei servizi sanitari nel breve periodo”. Il report fotografa “una situazione complessivamente e diffusamente molto grave sul territorio nazionale con criticità in numerose Regioni/PA italiane. Nella settimana di monitoraggio, 11 Regioni/PA (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Liguria, Lombardia, Piemonte, Puglia, Sicilia, Toscana, Valle d’Aosta e Veneto) sono da considerare a rischio elevato di una trasmissione non controllata di SARS-CoV-2”. Repubblica Palermo