Coronavirus, ancora record con 10.010 nuovi casi e 55 morti. 150.377 tamponi

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Continua a salire in modo preoccupante la curva epidemicaDopo i 8.804 positivi al Covid-19 di ieri (e i 83 decessi) oggi il bollettino registra 10.010 nuovi casi e 55 morti, su un totale di 150.377 tamponi. Viene superata così per la prima volta dall’inizio della pandemia la soglia dei diecimila positivi in un solo giorno. Numeri alla mano, dall’inizio della pandemia sono 391.611 gli italiani che hanno contratto il coronvirus; 36.427 le vittime del Sars-CoV-2.

E ora preoccupa non poco la tenuta degli ospedali del Paese, messi a dura prova dalla seconda ondata di Covid. A preoccupare sono i reparti di terapia intensiva: dopo i 47 posti di ieri, oggi se ne contano altri 52, per un totale di 638 letti. Anche per quanto riguarda invece i ricoveri “ordinari”, stando al bollettino quotidiano diramato dal ministero della Salute di Roberto Speranza, si registra una crescita: se ieri erano stati 326, quest’oggi se ne contano 382.

Attualmente i positivi in Italia sono 107.312, le persone in isolamento domiciliare sono 100.496, i ricoverati sono 6.178. Record di contagi in Lombardia, 2.419: la regione risulta oggi la maggiormente colpita dal Covid-19. Sono 1.319 a Milano e provincia i nuovi casi di positivi al coronavirus di cui 604 a Milano città. A seguire la Campania (1.262), il Piemonte (821). La regione con meno contagi è il Molise con 21 nuovi positivi.

Preoccupa anche la Sicilia, dove continua a salire la curva dei contagi; secondo l’ultimo bollettino diffuso dal ministero della Salute, infatti, sono 578 i casi registrati nelle ultime ventiquattro ore nell’Isola a fronte di oltre 7.700 tamponi effettuati sulla popolazione. Rispetto a ieri sono 9 i ricoveri in più e 121 le persone guarite. Anche gli accessi in terapia intensiva vedono un incremento lieve: sei pazienti in più rispetto alla giornata di ieri; dieci i decessi. Questa la ripartizione su base provinciale dei nuovi casi: 173 a Palermo, 154 a Catania, 43 a Messina, 58 a Trapani, 22 a Siracusa, 15 a Ragusa, 11 a Enna, 76 ad Agrigento, 26 a Caltanissetta.

Dunque il nodo delle terapie intensive. Secondo i dati del ministero della Salute e dell’Istituto Superiore di Sanità, sono dieci le regioni ad alto rischio circa la tenuta delle terapie intensive; secondo quanto riportato da La Repubblica, si tratterebbe di Abruzzo, Campania, Emilia Romagna, Liguria, Lombardia, Puglia, Sardegna, Toscana, Umbria e Valle d’Aosta. Anche per questa ragione è arrivato un accorato appello-grido di aiuto da parte dei medici di base, che invitano i cittadini a osservare una sorta di auto-lockdown per limitare al massimo il rischio di contagio a fronte dei numeri della pandemia in questi ultimi giorni. IlGiornale