Il London Stock Exchange ed Euronext raggiungono l’accordo su Borsa Italiana. Piazza Affari passa al consorzio paneuropeo di cui fanno parte anche Cdp Equity e Intesa Sanpaolo. Lse conferma in una nota di aver accettato di vendere l’intera partecipazione in Borsa Italiana a Euronext per un valore patrimoniale di 4,325 miliardi di euro, più un importo aggiuntivo che riflette la generazione di cassa da completare. ‘Con l’ingresso di Cdp in Euronext e la contestuale acquisizione di Borsa Italiana, si darà vita a un gruppo leader nel mercato dei capitali europeo’, afferma il ministro Patuanelli.
L’aggregazione fra Euronext e Borsa Italiana offrirà vantaggi significativi agli azionisti. Si stima che l’operazione comporti un aumento dell’Equity per share adjusted (pre-sinergie) immediatamente e che realizzi una crescita a doppia cifra nel terzo anno post sinergie. Il gruppo risultante dall’aggregazione prevede infatti di realizzare sinergie a regime al lordo delle imposte di 60 milioni all’anno entro il terzo anno. Di queste 45 milioni saranno sinergie di costo principalmente generate dal migrazione dei mercati cash equity e derivati di Borsa Italiana verso la piattaforma di trading proprietaria di Euronext, (ulteriori sinergie tecnologiche risultanti dalla cooperazione delle attività di CSD e (condivisione di competenze, processi e sistemi all’interno del Gruppo risultante dall’aggregazione.
Le sinergie di ricavo attese sono di 15 milioni, generate dal lancio del singolo pool di liquidità e del portafoglio ordini unico di Euronext in Italia, dallo sviluppo di un’offerta paneuropea di prodotti derivati, dal cross-selling di prodotti e dalle opportunità di crescita del business come l’offerta di servizi corporate in Italia e l’ampliamento dell’offerta di analisi e dati. I costi di ristrutturazione per realizzare tali sinergie dovrebbero ammontare a 100 milioni di euro. Ansa