Il prossimo dibattito fra Donald Trump e Joe Biden, in calendario il 15 ottobre, si terrà da remoto con il presidente e l’ex vicepresidente che parteciperanno da luoghi separati. Lo afferma, riportano i media americani, la commissione che organizza i dibattiti presidenziali, spiegando che si tratterà di una ‘town hall virtuale’.
“Mi sento perfettamente, non penso di essere contagioso”: così Donald Trump al telefono con Fox News ha respinto il format del dibattito virtuale. “Per noi non è accettabile”, ha affermato il presidente americano, accusando la commissione organizzatrice di voler “proteggere” il candidato democratico Joe Biden. La decisione “unilaterale” della commissione di “cancellare il dibattito in persona è patetica”. Lo afferma la campagna di Donald Trump, sottolineando che la decisione è solo una “triste scusa per salvare Joe Biden”. Invece del dibattito virtuale “ci sarà un comizio”. “Non sprecherò il mio tempo in un dibattito virtuale – ha aggiunto – . Questo non ha nulla a che fare con quello che dovrebbe essere un dibattito. Si sta seduti dietro un computer e si parla, è questo un dibattito? Ridicolo. E poi possono tagliarti ogni volta che vogliono”.
Trump ha anche criticato il moderatore scelto per il secondo duello con Biden, Steve Scully della rete C-Span: “Non è mai stato un ‘Trumper'”. Biden non durerebbe “due mesi come presidente”, afferma Donald Trump in un’intervista a Fox. “Sono stato accanto a Joe, l’ho guardato. Non durerebbe due mesi come presidente”, aggiunge Trump.
Sempre nell’intervista a Fox il numero uno della Casa Bianca si è scagliato contro la candidata vicepresidente Kamala Harris che, per lui, sarebbe stata “terribile” al dibattito fra i due candidati alla vicepresidenza. E’ “peggio di una socialista, è una comunista e un mostro”, ha dichiarato Trump. “Tutto quello che dice è una menzogna”, ha aggiunto, sostenendo che il suo vice “l’ha demolita” nel confronto.
Gli strali di Donald Trump si abbattono anche su due dei ministri considerati tra i più fedeli alleati del presidente: il segretario di Stato Mike Pompeo e il ministro della Giustizia William Barr, giudicati deludenti. Nella telefonata fiume con Fox News, durata circa 40 minuti, il presidente ha criticato Pompeo per non aver scovato nei cassetti del Dipartimento di stato le carte che – a suo dire – incastrerebbero l’ex capo della diplomazia Usa Hillary Clinton: “Sono lì, ma non è stato capace di tirarle fuori. Per questa ragione non sono contento di lui”. A Barr invece Trump imputa di non aver affondato sul fronte delle indagini sulle origini dell’inchiesta del Russiagate: “Lo dico chiaramente, ha tutte le informazioni che gli servono”.
La campagna di Donald Trump propone che si tengano altri due dibattiti prima delle elezioni, il 22 e il 29 ottobre. Lo afferma Bill Stepien, il manager della campagna di Trump, sottolineando che gli “americani meritano di sentire direttamente i due candidati in queste date, il 22 e 29 ottobre”. Stepien spiega come secondo Trump un dibattito virtuale, come quello proposto per il 15 ottobre, “sarebbe un chiaro regalo per Biden”. Ansa