Escono scintille dall’interno della coalizione di centrodestra che ha appena coquistato per la seconda volta la Regione Liguria. Uscito rafforzato dalla rielezione a presidente grazie al successo della sua lista, Cambiamo, Giovanni Toti si è messo al lavoro per costruire la nuova giunta per i prossimi cinque anni ma, tornando a parlare della ffederazione del centrodestra ha fatto arrabbiare la Lega.
In una intervista al Corriere della Sera Toti ha detto che Salvini ha i numeri ma non ancora la capacità di guidare la coalizione. Dovrebbe togliersi la maglietta della Lega e indossare la giacca del capo. Gli ha subito risposto lo stesso Salvini, che gli ha ricordato come la vittoria sia merito della coalizione, ma è stato l’affondo del segretario ligure Edoardo Rixi a creare maggiore attrito: «L’intervista di oggi rilasciata dal governatore Toti è uno scivolone mediatico frutto della poca lucidità post ubriacatura elettorale. Da domani spero che Toti ritorni in sé e recuperi la memoria, ricordandosi che senza la Lega e senza Matteo Salvini non sarebbe dove è oggi» ha detto Rixi. Toti è quindi tornato sull’argomento ed ha precisato che gli elettori hanno indicato Salvini come leader invitando il capo della Lega a lanciare una costituente del centrodestra: «Io sarò con lui».
Le polemiche, inattese, rompono la gioiosa atmosfera che ha circondato i partiti vincitori proprio mentre iniziano a discutere per la composizione della nuova squadra che dovrà governare la Liguria. Ci sono molte poltrone da sistemare a cominciare da quella di vicepresidente, occupata fino a ieri dalla leghista Sonia Viale che ha preso pochi voti e non è stata rieletta. L’altro giorno Rixi aveva messo le mani avanti dicendo che quella poltrona spetta comunque alla Lega. Ma Toti ha due assessori vincenti, Marco Scajola e Ilaria Cavo, che hanno distanziato tutti con le preferenze, e che potrebbero chiedere di sedere proprio lì. Non solo, Cambiamo, di cui fanno parte, oggi è il primo partito in Liguria davanti al Pd, con la Lega scivolata al terzo posto, e il posto di vice potrebbe dunque essere un premio legittimo per chi ha portato tanti voti.
La seconda casella cruciale da riempire è l’assessorato alla Sanità, occupata fino a ieri ancora da Sonia Viale. La sconfitta elettorale dell’assessore che ha lottato contro la pandemia lascia al momento vuota la poltrona.Tra le ipotesi che circolano quella che Toti possa decidere di tenere la delega e circondarsi di tecnici per gestire in modo più snello il settore più delicato e costoso. Nei giochi per gli assessorati entra con un peso maggiore anche Fratelli d’Italia, che è passata da uno a tre consiglieri. Nella precedente giunta aveva un solo assessore, che è stato rieletto, oggi potrebbe chiedere di più. Più defilata resta Forza Italia ma che con il 5% dei voti portati in dote può ottenere almeno un posto in squadra. Toti terrà conto anche dei territori: da un lato bussa il Ponente, Savona in testa, dall’altro il Tigullio. Se le scintille Toti-Lega scompaiono, sarà più facile mettere i pezzi del mosaico ai posti giusti. IlMessaggero