L’attuale capo di Gabinetto Yoshihide Suga, ex braccio destro del premier giapponese uscente Shinzo Abe, è stato nominato presidente del partito liberal-democratico, un’investitura che con ogni probabilità lo vedrà diventare il prossimo capo dell’esecutivo nipponico. Il 71enne Suga si è affermato con un’ampia maggioranza conquistando 377 dei 535 voti disponibili sull’ex ministro degli Esteri Fumio Kishida e l’ex ministro della Difesa Shigeru Ishiba.
In qualità di presidente del partito alla guida della coalizione di governo, con una salda maggioranza in entrambe le camere della Dieta, Suga adesso dovrà essere confermato dai parlamentari riuniti in una sessione straordinaria prevista per mercoledì prossimo.
Pur non appartenendo ad alcuna fazione all’interno del partito conservatore, una dinamica considerata cruciale nei corridoi della politica del Sol Levante, Suga si è trovato sin dall’inizio tra i favoriti all’avvicendamento al governo, considerato il seguace naturale delle riforme di Abe. In primo luogo per quanto riguarda l’approccio macroeconomico denominato ‘Abenomics’, che prevede una politica monetaria espansiva, l’aumento della spesa pubblica e un programma di riforme strutturali con un aumento degli investimenti del settore privato.
La corsa per la successione è stata innescata dalle dimissioni di Abe, comunicate a fine agosto per motivi di salute, pochi giorni dopo aver stabilito il record di premier nipponico più longevo di sempre. Se confermato alla guida del nuovo esecutivo, il 16 settembre, Suga si troverà a governare fino alla scadenza dell’attuale legislatura, nel settembre 2021.