“Ci spingono verso il centro”. L’intervista di Matteo Renzi a La Stampa è rivelatrice: Italia Viva e Forza Italia insieme in un nuovo soggetto politico, per uno scenario decisamente fluido. “Se vanno sul proporzionale – spiega l’ex premier riguardo alla legge elettorale – Italia Viva ha tutto l’interesse. A me della soglia non importa nulla. Si sa che è la soglia che fa i partiti: se è il 3% ce ne saranno alcuni, se al 5% altri. Noi, stando insieme ad altre forze, in un agglomerato di centro o riformista, da Forza Italia, a +Europa, alla lista di Calenda, avremmo un rassemblement con un bacino di voti potenziale intorno al 15 per cento“.
“Avremmo tutto l’interesse – ha spiegato Renzi – a fare un’operazione del genere. Se insistono sul proporzionale, in quel caso è evidente che si apre uno spazio molto rilevante per un’area di riformismo moderato”. Non è una “minaccia”, ha precisato, “però è evidente che qui si stanno fronteggiando due modelli diversi. Uno è l’elezione diretta, dove chi vince governa per cinque anni, il sistema anglosassone. Il secondo modello è neo-proprozionalista: e il suo più scatenato sostenitore con coerenza è il mio amico Dario Franceschini, che da sempre vuole che si decidano i governi in Parlamento. Questo disegno dunque è ispirato da chi tiene insieme Pd e 5stelle sul candidato Sansa in Liguria o da chi cerca un accordo su Emiliano in Puglia. E trovo allucinante che mentre si declina un accordo europeo così fondamentale, noi stiamo a parlare di legge elettorale. Un accordo non semplice, dove tutti cantano vittoria. Ma ci sono ora mille questioni da affrontare. Si apre una fase molto complicata, io parlerei di lavoro, non di collegi”, conclude Renzi. LiberoQuotidiano