Il 29enne Daniel Ronconi è precipitato dal sesto piano di un palazzo a Trieste, dove abita l’ex fidanzata, ed è morto alcuni minuti dopo l’impatto. Il ragazzo triestino prima del volo da 20 metri aveva trovato un uomo a casa della ex e della figlia piccola di tre anni. Lo racconta Il Piccolo, secondo cui ci sarebbe stata una colluttazione: “Potrebbe infatti esserti trattato di un gesto disperato oppure di un tragico incidente”.
Sono le undici passate quando Daniel arriva nell’appartamento. In quell’alloggio, dove il ventinovenne aveva abitato fino a non molto tempo fa (in questo periodo si era trasferito dalla madre), vive la ex fidanzata venticinquenne con la bimba di tre anni. Daniel ha le chiavi dell’alloggio. Nulla di strano, come confermano anche i vicini: nonostante i due avessero chiuso da un po’ la relazione, il ragazzo era spesso in quella casa.
Non è stato rivelato l’esito dell’autopsia, ma sul corpo di Daniel non ci sarebbero segni di aggressione.
Secondo le testimonianze, tutto succede rapidamente: Daniel si scaglia sul ventiseienne prendendolo a pugni. «Chi è questo?», avrebbe anche urlato. «È il tuo amante?». La ex avrebbe cercato di calmarlo, mettendosi in mezzo tra i due uomini: «Stai tranquillo, c’è la bambina qui… ti spiego tutto».
Gli inquirenti hanno raccolto la testimonianza della cugina per ricostruire i successivi minuti.
La colluttazione è continuata? La cugina sostiene di no: «Ricordo di aver preso in braccio la bambina per portarla via – ripercorre – poi ho visto Daniel che discuteva con la sua ex, aveva uno sguardo come dire…assente, sì assente. E poi ho in mente questa scena: lui che si arrampica sul parapetto del balcone… ho in mente le sue mani che si aggrappano…». HuffPost