Silvio Berlusconi vuole costruire un museo nel parco della Villa San Martino, l’ex Villa Casati Stampa, acquistata nel 1973 e diventata la sua residenza e il centro della sua attività politica ed imprenditoriale. Cancellato il torbido ricordo dell’omicidio suicidio de primi proprietari, Camillo II Casati Stampa di Soncino e l’avvenente moglie Anna Fallarino, quasi svanito il ricordo delle cene eleganti dei tempi andati, l’ex premier si riscopre amante dell’arte, ma anche costruttore. La sede espositiva sarà aperta al pubblico e conterrà la collezione d’arte del Cavaliere, che comprende autentici capolavori tra cui, l’ultimo acquisto, un Tiziano olio su tela – Il Ritratto di Ippolito dei Medici – datato 1533 e stimato 4-5 milioni di euro. Il progetto è stato presentato in Comune dalla Idra, la società che gestisce il patrimonio immobiliare del leader di Forza Italia. Se tutto andrà come previsto, la pinacoteca sarà inaugurata nei primi mesi del 2021. La sindaca Pd di Arcore, Rosalba Colombo, sostiene l’operazione che ha seguito insieme a Francesco Magnano, il geometra di fiducia di Berlusconi, attivo in tutte le operazioni che contano per la famiglia nel settore del mattone.
La prima cittadina spera di potere portare presto il piano in Consiglio comunale per l’approvazione: “Far nascere un polo artistico e culturale di risonanza internazionale darà lustro alla nostra città”, racconta. “Il museo è privato ma sarà aperto al pubblico almeno 3 o 4 giorni la settimana. Previste anche le visite delle scolaresche e facilitazioni per i residenti. Pensiamo anche a possibili collaborazioni tra il museo Berlusconi e la Villa Borromeo d’Adda, patrimonio comunale, che potrebbe esporre a rotazione, durante l’anno, alcuni dei capolavori conservati nella futura quadreria”. Tra la giunta di centrosinistra che da nove anni governa Arcore e il presidente azzurro i rapporti sono ottimi. Tre anni fa il Cavaliere ha donato un suo terreno, poco distante dalla villa, dove il Parco Lambro ha costruito una pista ciclabile: Berlusconi e la sindaca hanno brindato assieme all’inaugurazione. Ora il presidente di FI vuole lasciare un regalo alla città della moto Gilera che lo ospita dal 1974.
Villa San Martino , dove il conte Alessandro Casati accoglieva l’amico Benedetto Croce, è la preferita dal Cavaliere. Berlusconi l’acquistò da Anna Maria Casati Stampa, figlia del marchese Camillo, grazie a Cesare Previti, curatore degli interessi dell’ereditiera e futuro avvocato di Berlusconi. Prezzo, mezzo miliardo di vecchie lire. Oggi si stima valga 7 miliardi: 3.500 metri quadrati abitabili. All’interno sono rimasti quadri e medaglioni raffiguranti personaggi della famiglia Giulini e della famiglia Casati, la biblioteca di diecimila volumi. Berlusconi da proprietario fece eseguire un restauro di conservativo. Ha costruito nel parco solo un mausoleo personale (opera dello scultore Pietro Cascella). Ora, il sogno di un museo. Vittorio Sgarbi ha raccontato della passione di Berlusconi per la grande pittura, antica e contemporanea. I ‘pezzi’ più importanti della collezione privata del leader azzurro, ha rivelato Sgarbi, si trovano proprio ad Arcore. Nella sala da pranzo ci sono una meravigliosa copia della “Antea del Parmigianino” e una “Monna Lisa nuda”, somigliante in modo straordinario alla Gioconda di Leonardo al Louvre. Berlusconi possiede anche una parte, quella destra, di “Gioia tirrena”, ritratto di Isadora Duncan, il mito delle danza: il pittore livornese Plinio Nomellini riuscì a ritrarla ai primi del ‘900 in corsa sulla riva del mare di Viareggio. L’autore nel 1935 tolse la tela dalla cornice e l’arrotolò per poi dividerla in due parti. Una di queste è conservata ad Arcore e sarà una delle attrazioni del museo. IlGiorno