Conferenza stampa ieri mattina nella stanza del sindaco presso gli uffici del Comune di Paternò di Piazza della Regione. Oggetto dell’incontro con la stampa un resoconto sull’attività di distribuzione dei buoni spesa derivati dall’emergenza epidemiologica Covid-19 con fondi statali. A relazionare con i giornalisti il sindaco di Paternò Nino Naso, l’assessore ai Servizi Sociali Francesca Chirieleison ed il capo settore Servizi Sociali Concetta Conti.
LEGGI LA GRADUATORIA DELL’ASSEGNAZIONE DEI BUONI SPESA
Anzitutto i numeri: sono pervenute all’Ente circa 5000 richieste di buoni spesa. Di queste, 2700 sono state le istanze utili documentabili che si sono potute lavorare nel rispetto delle somme assegnate. Sono stati così raggiunti 1430 nuclei familiari utilizzando 475mila euro. “I restanti 2000,00 euro – ha precisato la dott.ssa Conti – restano a disposizione dei Servizi Sociali”.
Il sindaco Nino Naso ha chiarito come “sono stati e sono tuttora momenti difficili per tutta la città. Anche io mi sono fatto trasportare da momenti di pura apprensione per lo stato di emergenza scaturito dal Coronavirus. Unica cosa che mi dispiace – ha continuato Naso – è che in un momento di tensione palpabile, tutti avremmo dovuto essere uniti”.
Poi la dirigente Conti: “Sarà pubblicata una graduatoria trasparente sui canali di comunicazione ufficiali del Comune, nel massimo rispetto della privacy dei richiedenti i buoni. E saranno garantite tutte le dovute verifiche anche grazie alla collaborazione con la Guardia di Finanza, cui incontrerò il capitano prossima settimana”. I criteri di assegnazione sono stati chiari fin dal primo momento: per prima cosa tutti i nuclei che hanno dichiarato sotto la propria responsabilità di essere a reddito zero, successivamente tutte le partite iva a reddito zero e successivamente tutti quelli che usufruiscono di ammortizzatori sociali come il reddito di cittadinanza o altro, inferiori ai 600,00 euro. Oggi siamo in grado di dire che tutte le pratiche a reddito zero sono state evase, ed anche all’interno di questa categoria abbiamo utilizzato un ulteriore criterio che era quello dei componenti dei nuclei familiari: abbiamo in questo modo deciso di favorire i nuclei più numerosi, nel rispetto massimo della dignità delle famiglie”.
Ed inoltre, è stato precisato che sono stati distribuiti circa 1000 pacchi spesa derivanti da “Carrello solidale” ed intervento di privati, buoni bambino, buoni farmacia più i primi buoni spesa messi a disposizione dall’Azienda Municipalizzata Acquedotto.
Riguardo i 10.000,00 euro messi a disposizione dal Comune, è stato precisato che “ne sono stati utilizzati 4800,00. I restanti 5200,00 sono rimasti in forza ai Servizi Sociali per garantire, fino alla fine dell’anno, una copertura di emergenza a chi quotidianamente si rivolge ai nostri uffici. I soldi sono qui, nessuno li tocca”, ha precisato la Conti.
E per il futuro, il sindaco Naso ha aggiunto: “Tutti quelli che non sono stati raggiunti dai buoni spesa otterranno i buoni messi a disposizione dalla Regione Siciliana. Sono già in dirittura di arrivo 285.000,00 euro, pari al 30% della somma totale messa a disposizione da Palermo, che saranno trattati attraverso una piattaforma informatica online con un identificativo per ogni richiedente”. E’ stato inoltre precisato che chi ha usufruito dei buoni nazionali non usufruirà dei buoni regionali.
Infine il sindaco ha aperto uno spiraglio su possibili aiuti comunali per tutte le partite iva che sono state costrette alla chiusura pur dovendo sostenere delle spese, come il canone di locazione: “Stiamo raschiando il fondo del barile – ha detto il sindaco – ho anche parlato con il segretario generale. Stiamo valutando di racimolare circa 100.000,00 euro per il rilancio economico delle attività commerciali attualmente in sofferenza. Nessuno rimarrà senza aiuto. Mi spiace solo che in una fase del genere, di pura emergenza per tutta la città, vi sono stati e vi sono tuttora avvoltoi della politica che cercano di racimolare un voto in più lucrando sulla disperazione della povera gente. Questo proprio lo trovo inaccettabile, ma noi andiamo avanti a lavorare nella massima trasparenza e legalità”.