L’isolamento sociale, la perdita improvvisa di un parente o l’incertezza per il futuro costringono molti cittadini italiani a vivere in una condizione psicologica fortemente destabilizzata. Sono centinaia le richieste di aiuto e le domande che arrivano ai medici di tutta Italia tramite i mezzi di comunicazione.
LIAF Lega Italiana Antifumo, grazie al supporto tecnico ed alla collaborazione di Netith, azienda leader di mercato nella Costumer Experience, ha deciso di rispondere a queste richieste attivando un servizio telefonico di assistenza psicologica gratuita disponibile tutti i giorni dalle 8 alle 20 al numero: 0952292444.
Di concerto con la partecipazione volontaria di numerosi esperti che hanno aderito al progetto, il servizio potrà fornire un supporto concreto e veloce a tutti i cittadini italiani.
In un momento così drammatico ed emergenziale che coinvolge tutte le fasce sociali l’azienda Netith si è resa disponibile a dare il suo contributo con il proprio sostegno tecnologico: “La tecnologia e l’innovazione – commenta l’Amministratore Delegato di Netith, Franz Di Bella – è al servizio degli utenti e deve dimostrare oggi un forte elemento di solidarietà e cooperazione”.
Forte della decennale esperienza nella lotta al tabagismo, LIAF intende offrire un servizio di assistenza specifico anche sui problemi legati alle più diffuse dipendenze. Lo stato di isolamento e la costante paura per la propria salute, non aiutano di certo coloro che, prima dello scoppio dell’epidemia di Coronavirus, avevano deciso di intraprendere un percorso virtuoso di uscita dal tabagismo o dall’abuso di alcol e droga.
“Ci servono dati per trovare le risposte più efficaci a combattere questa epidemia su ogni fronte – commenta il presidente LIAF Ezio Campagna – e per farlo noi stiamo mettendo insieme tutte le professionalità e i ricercatori che da anni ci sostengono”.
“E’ importante controllare le dipendenze – ha detto il responsabile scientifico di LIAF, Riccardo Polosa – per evitare che flussi ancora più importanti di pazienti affetti da ulteriori patologie affollino gli ospedali. Lavoriamo insieme per raggiungere un obiettivo comune: studiare e fornire soluzioni valide e sicure per ridurre il danno non solo da fumo ma anche in altri ambiti di salute pubblica”.