Il mese che si è appena chiuso è stato il gennaio più caldo di sempre a livello globale, battendo il primato del gennaio 2016 (+0,03 gradi medi). Lo rileva il Copernicus Climate Change Service, precisando che in Europa l’ incremento è stato di 3,1 gradi sul periodo di riferimento 1981-2010. Rispetto invece a gennaio 2007, secondo anno più caldo in Europa, l’incremento è di 0,2 gradi. Le temperature medie sono state particolarmente elevate in diverse zone dell’Europa nord-orientale, anche oltre 6 gradi in più.
Secondo il Copernicus Climate Change Service (C3), che ha condotto l’analisi insieme al Centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine (Ecmwf) per conto dell’Unione Europea, in Europa il gennaio 2020 è stato meno piovoso della media, con l’eccezione della Norvegia e nelle regioni tra il nordest della Spagna e il sud della Francia. Al contrario, nell’emisfero sud del Pianeta diversi Paesi, tra cui l’Australia dell’ovest, il Madagascar e il Mozambico, hanno registrato piogge molto più frequenti della media.
Per quanto riguarda i Poli, sia l’Artide che l’Antartide hanno dovuto fare i conti con coperture di ghiaccio sotto la media del periodo di riferimento. “Gli ultimi dati – rileva il CS3 – mostrano che il 2020 continua a far registrare temperature da record. La temperatura media globale per il luglio 2019 è stata lievemente più alta di quella del luglio 2016”. Tornando al 2019, il C3S ricorda che è stato l’anno più caldo di sempre in Europa: gli ultimi dati mostrano che le temperature sono state di oltre 1,2 gradi sopra la media del trentennio considerato. Per il resto del mondo, invece, il 2019 è stato il secondo anno più caldo. Ansa