Sondaggio, in calo la Lega e il Pd. Fratelli d’Italia da record

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E questa volta il “sondaggione” di inizio settimana racconta qualcosa di nuovo, ovvero un (ulteriore) boom di Fratelli d’Italia, che pare tutto fuorché intenzionato a fermarsi. Già, perché il partito di Giorgia Meloni sfonda quota 10%, attestandosi al 10,7%. Un volume elettorale che farà contenti – e non poco – i simpatizzanti di FdI.

Giorgia Meloni, leader di FdI

Giorgia Meloni, leader di FdI

In testa alla classifica troviamo sempre la Lega, ma rispetto alla scorsa rilevazione il Carroccio perde quasi un punto percentuale (0,8%) e si ferma al 32,2%. Ma Matteo Salvini, almeno per il momento, può dormire sonni abbastanza tranquilli, dal momento che il Partito Democratico scende di mezzo punto percentuale, crollando al 17,5%. Un’impasse che dà più di un pensiero al segretario Pd Nicola Zingaretti e a tutta la compagine dem. Quindi, ecco il Movimento 5 Stelle, che in controtendenza rispetto alle ultime settimane torna a guadagnare, seppur molto poco: i pentastellati, infatti, salgono dello 0,2% e si attestano al 15,7%.

Dietro il M5s, come detto, FdI al 10,7% che allunga su Forza Italia: gli azzurri di Silvio Berlusconi, in crescita dello 0,4%, arrivano al 5,7% delle indicazioni di voto. Sommando dunque i voti di Lega, Forza Italia e FdI il centrodestra unito tocca il 48,6%.

Non si schioda da quel 5%, punto decimale in più o in meno, la neonata formazione politica di Matteo Renzi: la sua Italia Viva, infatti, cresce sì di mezzo punto percentuale e viene data al 5,1% dei consensi. In salita La Sinistra (+0,3%), che metterebbe insieme il 3,5% e si metterebbe alle proprie spalle un altro neonato partito, ovvero Azione di Carlo Calenda, dato al 3% tondo tondo delle preferenze.

Sopra il due per cento, invece, i Verdi (2,3%), mentre all’1,4% troviamo +Europa di Emma Bonono e all’uno Cambiamo! di Giovanni Toti. Ecco, sommando anche il movimento dell’ex azzurro a Carroccio, FI e Fratelli d’Italia, il centrodestra volerebbe verso il 50%, “fermandosi” al 49,6%. In ultimo, un dato di estremo interesse è quello relativo alla percentuale di chi non si esprime o è indeciso: si tratta di una “partito fantasma” che vale addirittura il 38% degli intervistati.