Matteo Salvini non lascia e anzi raddoppia. E torna a rilanciare la sua proposta di un comitato di “salvezza nazionale, perché l’Italia viene prima degli interessi personali e di partito”. La proposta del leader della Lega è arrivata nelle scorse ore, a margine del “No Tax Day” tenutosi a Milano.
Oggi, una nuova accelerata. In un post pubblicato sui propri profili social ufficiali, il leader della Lega, infatti scrive: “Se crollano viadotti, se falliscono le banche, se chiudono le aziende evidentemente c’è qualcosa che non funziona a livello strutturale. Sediamoci attorno ad un tavolo e troviamo un accordo sulle cinque priorità del Paese: risparmio, politiche di crescita, giustizia, infrastrutture e salute, prima che sia troppo tardi. Poi si torna a votare”.
Insomma, un patto di unità nazionale che non è un “governo ammucchiata” con i giallorossi, ma l’inaugurazione di una nuova fase per bloccare le liti continue tra i partiti, “fra fascisti e comunisti, sardine contro sardine, e rimettere al centro la questione del lavoro, visto che continuano a chiudere aziende e negozi”, come spiegato dallo stesso capo politico del Carroccio in un’intervista al Tg5. L’ex titolare del ministero dell’Interno dunque chiosa così, ricordando gli obiettivi : “Riforma della giustizia con tempi certi, un grande piano di messa in sicurezza dell’ambiente, delle scuole e del territorio italiano e approvare, infine, una legge elettorale condivisa per tornare al voto”.
Una risposta, nel mentre, è già arrivata, ed è quella di Matteo Renzi. Il fondatore di Italia Viva, ai microfoni di Radio Uno ha così commentato l’idea dell’altro Matteo: “A gennaio c’è da fare questo decreto sullo sblocca-cantieri. Salvini ci dia una mano. Se la Lega diventa un partito europeista è un bene per il sistema, così come lo è stato quando i 5 stelle sono diventati europeisti”.
Il tavolo di unità nazionale, invece, non piace affatto all’alleata di coalizione Giorgia Meloni: “Io sono una persona abituata a dire le cose come le pensa, i rapporti seri si costruiscono così. In questo caso io non sono d’accordo con qualunque cosa che possa a mio avviso allungare il brodo di una legislatura che prima finisce e meglio è…”. La leader di Fratelli d’Italia, dunque, ha aggiunto: “Penso che quello delle riforme sia un tema molto serio che però credo vada demandato a nuove elezioni, anche con le elezioni contestuali al nuovo parlamento di una assemblea costituente. Non ho fatto mistero di considerare che l’Italia abbia bisogno di riforme profonde. Noi stiamo raccogliendo le firme per l’elezione diretta del capo dello Stato, ma non credo che si possano trovare convergenze importanti su temi centrali come le infrastrutture e il risparmio con il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle…”.
Caustico, infine, il commento dell’azzurro Maurizio Gasparri, intervenuto a Un giorno da pecora: “Se faremo il tavolo bipartisan di sicurezza nazionale con Salvini? “Al massimo si fa una tombola di Natale, che poi tanto vincerà Giuseppe Conte, quello vince sempre tutto…”. IlGiornale