La scuola (e gli studenti) verso gli Esami di Maturità

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Giugno si avvicina sempre di più, il mese che – si spera – porterà l’estate, ma anche la maturità. Appuntamento mercoledì 19 con il via agli esami e una prima prova del tutto nuova. Le tipologie di traccia che gli studenti dovranno affrontare, infatti, saranno diverse dal passato: due riguarderanno l’analisi di un testo, tre la produzione di un testo argomentativo e, per finire, le ultime due chiederanno l’elaborazione di un tema su argomenti di attualità. Niente più saggio breve, tradizionalmente il più amato dai maturandi, e tema storico, da sempre il meno scelto. E quest’anno, dove si indirizzeranno le preferenze degli studenti?

Skuola.net, sulla base di sondaggi online realizzati nei giorni delle simulazioni nazionali (19 febbraio e 26 marzo) ha analizzato le tendenze sulle decisioni dei ragazzi: testo argomentativo o analisi del testo? O forse tema di attualità? Ecco quali sono state le tracce preferite e quelle meno considerate in quelle occasioni.

Le simulazioni del 19 febbraio e del 26 marzo
Il 19 febbraio, per la prima volta, gli studenti si sono ritrovati di fronte un vero e proprio esempio della prova di italiano riformata. La simulazione ufficiale del Miur conteneva sette tracce, esattamente come accadrà tra ormai poche settimane all’esame. Per la tipologia A, sono stati proposti due brani, uno di poesia e uno di prosa: Patria di Giovanni Pascoli e un testo tratto da La storia di Elsa Morante. Le tre tracce di testo argomentativo hanno presentato argomenti di grande attualità: lo studio della storia, i diritti umani e globalizzazione e tecnologia. Per la tipologia C, i temi della felicità e della fragilità umana.
Si torna sui banchi per la simulazione nazionale di prima prova il 26 marzo: questa volta le scelte ricadono su L’agave sullo scoglio di Eugenio Montale e su un brano tratto da Il fu Mattia Pascal di Luigi Pirandello. Si continua con la tipologia B, testo argomentativo, che stavolta vertono sul marketing del Made in Italy, l’intelligenza artificiale e la domotica e sull’eredità del 4 novembre del 1918.
Per finire il tema di attualità: il racconto/il viaggio e la nostalgia i temi scelti dal Miur.

Le tracce più amate
Quali sono state, tra tutte queste, le tracce che sono piaciute di più? Skuola.net l’ha chiesto direttamente agli studenti con due sondaggi online effettuati nei giorni successivi le simulazioni. Tra le proposte del 19 febbraio, il più amato tra gli argomenti – rullo di tamburi – è stato il tema di attualità (tipologia C) sulla felicità, scelto dal 21% degli intervistati che avevano svolto gli esempi di prova in classe (il 60% di circa 1500 studenti complessivi), seguito dall’analisi del testo (tipologia A) su Giovanni Pascoli (19%) e il testo argomentativo (tipologia B) sui diritti umani (16%). Conquista almeno un posto del podio, quindi, ciascuna delle tipologie. Ma come è andata nella seconda trance?
Il 26 marzo le preferenze tra chi ha svolto il compito in classe (il 56% di 1000 studenti) sono state tutte per il testo argomentativo su intelligenza artificiale e domotica (21%), mentre si è posizionato al secondo scalino l’analisi del testo su Luigi Pirandello (20%) e al terzo il tema di attualità sulla nostalgia (18%). Ancora una volta, tutte le tipologie sono rappresentate: segno che è l’argomento della traccia a fare davvero la differenza.

Le tracce meno amate
E qui casca l’asino (o lo studente). La traccia che è piaciuta meno è stata, lo scorso 19 febbraio, quella proposta per il testo argomentativo sullo studio della storia, scelta da appena il 7%. Male anche il testo argomentativo su globalizzazione e tecnologia (10%) e il tema di attualità sulla fragilità umana (13%). Se andiamo a vedere ciò che è accaduto il 26 marzo, troviamo un’analogia: peggio del testo argomentativo sul marketing del Made in Italy (svolto appena dall’11%) e dell’analisi del testo su Eugenio Montale (9%) ha fatto il testo argomentativo sulla prima guerra mondiale. Di nuovo, quindi, una tematica relativa alla storia è risultata la meno scelta.
Non c’è però da stupirsi. Se facciamo un passo indietro, infatti, guardando agli ormai “vecchi” esami, da sempre il tema storico è stato particolarmente osteggiato dai ragazzi, risultando costantemente tra le tracce più evitate. La storia quindi – ci scusiamo per il gioco di parole – si ripete. Ma non si tratta necessariamente di “allergia” alla materia. Secondo le stesse rilevazioni di Skuola.net, le tracce delle simulazioni meno scelte sono state anche quelle ritenute più difficili dai maturandi. Ansa