Nella residenza capitolina di Silvio Berlusconi, il leader di Forza Italia ha accolto insieme al vicepresidente del partito Antonio Tajani, Matteo Salvini, Giancarlo Giorgetti, Giorgia Meloni e Ignazio La Russa. Un pranzo di lavoro che segue quello “a due” avvenuto ad Arcore domenica sera. Tra i nodi anche le alleanze e le candidature in vista delle prossime Regionali. “Fa parte del mio lavoro ascoltare tutti”, ha detto Matteo Salvini uscendo da Palazzo Grazioli e prima di rientrare a piedi nell’appartamento messo a disposizione dal Viminale. Il vertice del centrodestra ha creato qualche fibrillazione tra i Cinque Stelle, preoccupati che possano cambiare gli equilibri in maggioranza. Sul fronte dei decreti che il Viminale ha in serbo, il ministro assicura che i provvedimenti saranno presto approvati da Palazzo Chigi. In particolare quello sull’immigrazione: “Non c’è nessun problema”, ha detto, “Il decreto è pronto, ma invece di passare oggi passa lunedì… Mi sembrava brutto votarmi da solo il mio provvedimento”.