Trentasei migranti che dalla nave Diciotti erano stati trasferiti nel centro di Rocca di Papa si sono allontanati e risultano irreperibili, mentre altri 4 sono scomparsi dalle strutture che li ospitavano a Messina. A renderlo noto sono fonti del Viminale, che sottolineano come “per la legge, queste persone hanno libertà di movimento e quindi non sono sottoposte alla sorveglianza dello Stato”. Ironia di Salvini: “Non li avevo sequestrati?”
“Erano così disperati – sottolineano però i sottosegretari all’Interno Stefano Candiani e Nicola Molteni – che hanno preferito rinunciare a vitto e alloggio garantiti per andare chissà dove. È l’ennesima prova che chi sbarca in Italia non sempre scappa dalla fame e dalla guerra, nonostante le bugie della sinistra e di chi usa gli immigrati per fare business”.
“Di queste persone – spiega invece il direttore della Caritas Italiana, don Francesco Soddu – nessuno vuole rimanere in Italia, si sa. E davanti ad una situazione di affidamento o prima o dopo avrebbero potuto scegliere di allontanarsi volontariamente”, proprio perché la struttura che li accoglie non ha il compito di trattenerli.
I migranti della Diciotti che si sono resi irreperibili (alcuni al centro di Rocca di Papa, ma anche quattro già arrivati a Frosinone e due eritrei attesi a Bologna), per don Soddu “potranno chiedere asilo in Italia o all’estero ricominciando quella procedura che era stata avviata nelle nostre strutture, a partire dal centro di accoglienza straordinaria” Mondo Migliore.
Ironico il commento del ministro dell’Interno, Matteo Salvini: “Erano così bisognosi di avere protezione, vitto e alloggio, che hanno deciso di allontanarsi e sparire! Ma come, non li avevo sequestrati?”. Il vicepremier sottolinea quindi che si tratta dell'”ennesima conferma che non tutti quelli che arrivano in Italia sono ‘scheletrini che scappano dalla guerra e dalla fame’. Lavorerò ancora di più per cambiare leggi sbagliate e azzerare gli arrivi”.
tgcom24