Operazione “pulizia” dei social network. Twitter ha sospeso 284 account, molti dei quali sembrano essere originati in Iran, con il sospetto di “manipolazione coordinata”. L’annuncio segue quello di Facebook che ha rimosso 652 profili considerati falsi e implicati in comportamenti considerati di “disturbo” in vista delle elezioni di midterm negli Stati Uniti il prossimo novembre. Si tratta di pagine, gruppi e profili, ha fatto sapere il social network di Mark Zuckerberg, e alcuni di questi sono originati in Iran e Russia. La loro attività sospetta è legata a una “condotta non autentica coordinata” che comprende la condivisione di materiale a sfondo politico. Elementi sufficienti per indurre il social network ad intervenire con tempestività, dopo la debacle della scorsa stagione elettorale fra scandali per le falle su sicurezza e privacy (il caso Cambridge Analytica in testa) e i sospetti di interferenze guidate da Mosca per influenzare le elezioni americane del 2016.