Nessuno sbarco, ancora, dalla nave Diciotti, arrivata ieri alle 23.30 circa nel porto di Catania con 177 migranti soccorsi al largo di Lampedusa. Nessun profugo, ribadiscono più fonti, lascerà il pattugliatore della Guardia Costiera in attesa della ripartizione tra i Paesi del’Unione europea dei migranti soccorsi.
A bordo ci sarebbero diversi minorenni e 28 di questi, secondo Save the Children, sarebbero non accompagnati. Sul molo di levante è presente solo personale della guardia costiera, della polizia di Stato, della guardia di finanza e dei carabinieri, nessun volontario o appartenenti alla Protezione civile per l’assistenza allo sbarco.
Il ministro dell’Interno Matteo Salvini non ha dato nè darà alcuna autorizzazione all’attracco di nave Diciotti, finché non avrà certezza che i 177 migranti a bordo andranno altrove. Lo si apprende da fonti del Viminale, che sottolineano che si attendono risposte dall’Europa. Fino a quel momento, dalla Diciotti non scenderà nessuno.
Il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli su Twitter aveva scritto che “i valorosi uomini della guardia costiera hanno compiuto il proprio dovere salvando vite umane ad appena 17 miglia da Lampedusa. Ora l’Europa faccia in fretta la propria parte”.
“La Farnesina ha ufficialmente e formalmente investito della questione” della nave Diciotti con 177 migranti a bordo “la Commissione europea, affinché provveda a individuare una soluzione in linea con i principi di condivisione tra gli Stati membri dell’Unione Europea”. Lo si legge in una nota del ministero degli Esteri che sottolinea che “il governo italiano ritiene indispensabile che la Commissione assuma direttamente l’iniziativa, vocata a individuare i Paesi Ue disponibili ad accogliere le persone salvate in mare”.
“Un’azione decisa da parte delle istituzioni europee, che l’Italia naturalmente sostiene appieno, può consentire di superare in modo ordinato e sistemico le difficoltà e rendere strutturale l’approccio di condivisione degli oneri, peraltro già applicato più volte, negli ultimi due mesi, sulla base di intese ad hoc fra gli stessi Stati”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi, rendendo nota la richiesta formale della Farnesina di un intervento della Commissione Ue sul caso della nave Diciotti.
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