In una intervista a La Bussola Quotidiana il ministro dell’Interno si schiera in difesa della famiglia naturale.
“Ci stiamo lavorando – spiega il leghista – ho chiesto un parere all’avvocatura di Stato, ho dato indicazione ai prefetti di ricorrere. La mia posizione è fermamente contraria. Per fare un esempio: la settimana scorsa mi è stato segnalato che sul sito del ministero dell’Interno, sui moduli per la carta d’identità elettronica c’erano “genitore 1” e “genitore 2”. Ho fatto subito modificare il sito ripristinando la definizione “madre” e “padre”. È una piccola cosa, un piccolo segnale, però è certo che farò tutto quello che è possibile al ministro dell’Interno e che comunque è previsto dalla Costituzione”.