Al solo sentire di parlare di “proposta Fico” per il taglio dei vitalizi erogati da Palazzo dei Normanni a 317 ex parlamentari o loro familiari, il presidente dell’Ars Gianfranco Micciché inorridisce: “Questa non è una proposta, è una vendetta contro chi ha fatto politica – dice a Repubblica oggi in edicola – e io non accetto vendette e demagogia dentro l’Assemblea.
Il vitalizio è un dirotto acquisito e comunque in molti casi giusto. Io senza il vitalizio non avrei potuto mantenere la mia famiglia dopo aver rinunciato al mio lavoro per fare politica. Lo vogliono tagliare? Bene, finita questa legislatura mi farò mantenere, insieme ai miei familiari, da Cancelleri”. Il riferimento è al leader dei 5 stelle in Sicilia, il vice presidente dell’Ars Giancarlo Cancelleri, che ha annunciato di voler presentare la stessa proposta del presidente della Camera anche all’Ars.
La delibera dei 5 stelle prevede un ricalcolo del vitalizio in base ai reali contributi versati. Il taglio, rispetto agli assegni attuali, sarebbe in media del 50 per cento. L’Ars spende ogni anno 18 milioni per i vitalizi, anche a parenti di defunti e a deputati che hanno messo piede per pochi giorni a Sala d’Ercole. Il presidente però annuncia già che questa delibera non verrà nemmeno presa in considerazione.