“Colmare un gap e fare diversi passi avanti”. Così Andrea Zappia, amministratore delegato di Sky Italia, ha descritto oggi a Milano il passaggio di Sky “oltre le piattaforme”, non più solo servizio satellitare ma presente anche sul digitale terrestre e via fibra ottica. “Pensiamo di poter crescere in maniera importante nei prossimi anni: l’arrivo della fibra può consentirlo, entrare nel DTT porta una nuova scelta – dice Zappia – Se il percorso delle pay tv fosse finito, non avremmo grandi gruppi americani che cercano di acquistare aziende come Sky”. L’approdo di Sky sul digitale terrestre corona l’accordo strategico con Mediaset per la piattaforma tecnologica e non influirà sull’interesse di Sky nel DTT free to air, spiega Zappia.
L’offerta conta 15 canali in due pacchetti: il primo (19,90 €/mese) include Sky Uno, Sky Atlantic, Fox, National Geographic, Sky TG24, i canali Premium dedicati alle serie (Action, Crime, Joi, Stories) e quattro canali Premium Cinema; il secondo (10 €/mese) conta Sky Sport 24 e Sky Sport 1. Con Sky via fibra, invece, a mutare non è l’offerta, ma la via d’ingresso della stessa: non più la parabola, ma la rete veloce di casa. Compresi quindi alta definizione, funzionalità come Restart e On Demand, servizi mobile Sky Go, Sky Go Plus e Sky Kids e i canali dei pacchetti preferiti (esclusi, al momento, i canali Premium). Nel 2019 a Sky via fibra sarà integrato Sky Q, compreso il 4K HDR. Presentate anche novità di Sky Q, che da oggi include per clienti Famiglia e HD i 4 canali Premium di serie tv, oltre ai 5 canali Premium Cinema già presenti. A luglio arriverà Sky Q Black, nuovo box per avere Sky Q solo sul televisore principale: a partire dalla sua introduzione i nuovi clienti con parabola saranno dotati di box Sky Q, e anche i decoder My Sky HD di ultima generazione riceveranno un upgrade di software. A settembre arriva Sky Soundbox, sistema audio a 360 gradi che, se collegato a Sky Q, ottimizza il suono a seconda del programma in onda.
A ottobre il Controllo Vocale, strumento per navigare, cercare contenuti e interrogare il catalogo via telecomando: per attivarlo bisogna premere un tasto, quindi – precisa Zappia – non sarà sempre in ascolto. Per il primo trimestre del 2019, infine, è attesa l’integrazione di Netflix in Sky Q. Alcune novità anche per Sky Go, da ora visibile in tutti i Paesi UE: da luglio arrivano nuova interfaccia, contenuti on demand su smartphone, sottotitoli e nuove app per PC e Mac. Ansa