“Sui migranti non terremo una linea dura, ma di buon senso”. Nonostante le critiche piovute persino da Roberto Maroni e le contestazioni da parte dei centri sociali, Matteo Salvini non torna indietro e ribadisce la sua linea per contrastare l’immigrazione clandestina. “Oggi altri morti in mare: il Mediterraneo è un cimitero”, ha detto il neoministro dell’Interno, a Catania per sostenere il candidato sindaco del centrodestra, Salvo Pogliese, “C’è un unico modo per salvare queste vite: meno gente che parta, più rimpatri. La vita è sacra e per salvarla bisogna evitare che salgano sulle carrette del mare. Da ministro farò di tutto lavorando con quei governi, per evitare le partenze di quei disperati che pensano che c’è l’oro in Italia. Non c’è lavoro per gli italiani”.
Poi ha lanciato un messaggio a Bruxelles: “La Sicilia non può essere il campo profughi dell’Europa. Non assisterò senza far nulla a sbarchi su sbarchi su sbarchi. Servono centri per espellere. Il Cara di Mineo? Tornerò a visitarlo, spero che sia l’ultima volta…”. E uno a Roberto Saviano: “Querelo raramente ma oggi lo faccio volentieri nei confronti del signor Saviano che non può permettersi di dire di me che qui si tratta di un uomo che vuole far annegare le persone“.
Il leader della Lega ha poi ribadito che quella con il Movimento 5 Stelle è un’alleanza solo sui temi del contratto e non porterà a una coalizione: “Tutto ciò che non è scritto nel contratto non sarà preso in discussione. Servirà ad evitare di litigare”, ha detto il vicepremier, “Al governo non ci sono né Batman né Robin. L’alleanza con il M5s è di governo, con un patto da realizzare, non politica. Un contratto che contiene molte iniziative previste nel programma del centrodestra. Se riusciremo con il M5s, che ho imparato ad apprezzare molto, sarò felice. La Lega è stata, è e sarà nel centrodestra. Il centrodestra non è demolito, ma continuerà ad esistere e noi applicheremo il programma del centrodestra contenuto nel patto di governo“.